Dragona, area giochi chiusa al Punto verde qualità. I cittadini: “Ennesimo progetto incompiuto?”
Dragona – Chiusa l’area giochi destinata ai bambini nel Parco Vittime del femminicidio, Punto verde qualità di Dragona. Si tratta, per la verità, di una parziale chiusura dell’area, disposta il 29 agosto scorso, come ha appreso il locale comitato di quartiere che ha contattato la società concessionaria del Pvq per comprenderne i motivi. Il concessionario ha riferito al Comitato cittadino Dragona di aver ricevuto la comunicazione della chiusura parziale del parco direttamente dai vigili del fuoco, fornendo a questo scopo la relativa documentazione, effettuata per motivi di sicurezza in quanto vi sarebbero degli alberi con dei rami pericolanti.
Secondo quanto riferito dal concessionario, inoltre, avrebbe inviato due richieste all’Ufficio di scopo indirizzo e coordinamento del Programma Punti verde Qualità Di Roma Capitale” – la prima il 16 dicembre 2014 e la seconda il 7 luglio 2015 - per avere l'autorizzazione a procedere con l'abbattimento delle piante malate, senza però ricevere alcuna risposta.
Da parte sua anche il locale comitato ha sollecitato l’Ufficio di scopo indirizzo e coordinamento del Programma Punti verde Qualità Di Roma Capitale, nelle persone del dottor Giovanni Serra e ingegner Fabio Rocchi, perché il problema fosse risolto il prima possibile, riportando alla normalità la frequentazione del parco da adulti, bambini e anziani. La risposta al sollecito? Il comitato è stato informato che la richiesta di autorizzazione doveva essere indirizzata al Dipartimento Tutela Ambientale Protezione Civile del comune di Roma.
“Nel frattempo, però, ciò che ci preme dire, in qualità di comitato di quartiere, è che siamo preoccupati per il ripetersi degli atti vandalici ai danni della struttura in costruzione, la cui realizzazione è ferma da anni, per il peggioramento delle condizioni dell’area verde a causa della mancanza d’acqua (cantiere chiuso = no corrente = no acqua) e soprattutto che l'unica area attrezzata, punto di aggregazione del quartiere, possa rivelarsi un progetto incompiuto, aggiungendo degrado ad un territorio già fortemente provato”, sottolinea il presidente del direttivo Alessandra Portone. “Sicuramente era così già da dicembre 2014… E anche a luglio di quest’anno”, commenta l’esponente del direttivo. “Peccato però che le istituzioni non si siano prese la briga di informare chi di dovere, ovvero il concessionario, rispondendo però al comitato di quartiere . Il 9 settembre scorso”, conclude la presidente Portone, “il Comitato Cittadino di Dragona ha nuovamente sollecitato, questa volta presso il Dipartimento Tutela Ambientale Protezione Civile il 14 settembre scorso, l'autorizzazione per l’abbattimento delle piante malate e la riapertura delle aree interdette. Quando si risolverà la questione? Speriamo quanto prima… A questo punto attendiamo riscontro dall'Amministrazione”.
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