Omicidio Iacullo, il gip: “Delitto d'impeto, estemporaneo, gratuito, senza movente”
Dragona - “Non vi è movente, il delitto è d'impeto, estemporaneo, gratuito, senza logica, sono gli anfratti della psiche, i cunicoli bui”. E’ l'analisi che fa il gip Simonetta D'Alessandro dell'omicidio di Alessandra Iacullo, la ragazza di trent’anni uccisa la sera del 2 maggio scorso in via Riserva del Pantano, a Dragona, con diverse coltellate, nell'ordinanza di arresto di Mario B., il pittore di 50 anni abitante nello stesso quartiere." Lo riporta una nota dell’Agi.
“L'omicidio, in linea con lo stile di vita dei due - ripete in un altro passo il gip -, è estemporaneo, gratuito e senza movente"”, prosegue la nota. “Nelle dodici pagine di ordinanza il giudice D'Alessandro ricostruisce le ultime ore di vita della vittima che aveva perso il lavoro e chiesto aiuto a B. che aveva incontrato al bar vicino casa. E' qui che - secondo la ricostruzione degli inquirenti - Alessandra offende Mario B. davanti ad altre persone presenti nel bar con la frase ‘sei solo bravo a bere con i tuoi amici’. Espressione che, secondo il gip è "sufficiente a far scattare l'ira violenta e implacabile di B., che ha già ucciso per futili motivi"”.
“Secondo il gip, i due, dopo la lite, si sono incontrati nuovamente e qui "la rabbia di B. diventa esplosiva, non controlla la sua ferocia e la colpisce con ira incontenibile: oltre venti coltellate sul viso e sulle braccia"."Alessandra è una ragazza 'problematica' - sottolinea il magistrato -, litigiosa, litiga con il datore di lavoro. I suoi problemi sono determinati da una serie di vicissitudini familiari, dopo la morte del padre, con il quale viveva dopo la separazione dei genitori, ha ancora più bisogno di affetto. E' legata sentimentalmente a M., una donna sposata, di trent'anni più grande, e non sa darsi pace del fatto che M. abbia voluto troncare la relazione. Nel frattempo si è legata a Broccolo, con il quale ha interrotto però la relazione. Lo stato di affannosa ricerca di aiuto di Alessandra e del senso di solitudine emerge con chiarezza dalle numerose e continue telefonate effettuate quella sera"”, conclude la nota dell’Agi.
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