Domani l’ultimo saluto a Michela, la donna ammazzata dall’ex marito a Dragona
Dragona – Si svolgeranno domani i funerali di Michela Fioretti, la donna di 41 anni freddata la sera di giovedì 18 aprile con quattro colpi di pistola dall’ex marito, Guglielmo Berettini, 42 anni, guardia giurata, che, a quanto si apprende, non accettava la separazione dalla moglie. E la perseguitava da mesi tanto che lei si era rivolta alle forze dell’ordine per chiedere aiuto. Era stato anche aperto un fascicolo in procura. Michela, mamma delle piccole Gaia e Aurora, di 6 e 10 anni, era una stimata professionista, infermiera presso il reparto dialisi dell’ospedale Grassi di Ostia. Una persona che, come ricordano i colleghi, era sempre allegra, con il sorriso sulle labbra, nonostante i dolori e le difficoltà non le mancassero.
Dopo il flash mob di ieri, domenica, al pontile di Ostia, per ricordare Michela e tutte le donne che subiscono violenza da uomini padri-padroni, che stuprano, violentano e ammazzano, domattina alle 11 sarà allestita la camera ardente presso il nosocomio lidense. Le esequie dopo l’autopsia a Tor Vergata. I cittadini potranno testimoniare la loro solidarietà a questa purtroppo ennesima vittima del cosiddetto femminicidio. Ieri l’instant action ha visto la partecipazione di oltre 600 persone. Donne ma anche tanti bambini, ragazzi e uomini.
Alle 15, invece, avrà luogo la cerimonia funebre presso la chiesa di Dragona, il quartiere dell’hinterland dove Michela abitava. Ed è stato proprio sul viadotto Zelia Nuttal che la povera Michela, dopo essere stata inseguita mentre era a bordo della propria Yaris Toyota dalla Fiat Punto dell’ex compagno, costretta infine a fermare il veicolo, è stata raggiunta e uccisa. Lui gli ha scaricato il caricatore della Beretta, la pistola d’ordinanza. Fatali i colpi al collo, all’addome, al braccio. Inutile qualsiasi tentativo di rianimarla: è spirata poco dopo. Per Guglielmo B., pazzo di gelosia, dopo l’omicidio, un tentativo di suicidio. Un colpo alla tempia che lo ha ridotto in fin di vita. Adesso è all’ospedale San Camillo in prognosi riservata dopo aver subito un delicato intervento chirurgico al cervello. Se sopravviverà potrebbe riportare gravi conseguenze.
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