Dragona, spari in un impianto sportivo in via Barzanò: grave un 53enne
Di Maria Grazia Stella il 16/02/2025
L'episodio nella mattinata di domenica 16 febbraio. Sul posto i carabinieri di Ostia, i vigili del fuoco e l’elisoccorso per il trasporto dell’uomo al San Camillo. Indagini in corso
Dragona (Rm) – Si trova ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Camillo di Roma l’uomo, classe ’71, che nella mattinata di oggi, domenica 16 febbraio, avrebbe tentato di porre fine alla sua esistenza sparandosi un colpo di pistola. A precedere il terribile gesto, l’invio di messaggi di addio agli amici tramite il suo telefono cellulare. Ignoti i motivi della disperata decisione sulla quale indagano i carabinieri di Ostia.
E’ successo all’interno di un locale di un impianto sportivo in ristrutturazione in via Barzanò, a Dragona, quartiere dell’entroterra del X Municipio.
Lo sparo e la richiesta di intervento al Numero Unico per le emergenze 112
A dare l’allarme sono stati i residenti che tra le dieci e le undici del mattino di oggi hanno sentito risuonare uno sparo proveniente dalla struttura sportiva di via Barzanò, a Dragona. E’ così scattata la richiesta di intervento al Numero Unico per le emergenze 112.
L'arrivo dei carabinieri
Sul posto, in breve, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Ostia che, trovando un locale dell’impianto chiuso a chiave dall’interno, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per l’apertura della porta. Una volta entrati hanno trovato il 53enne riverso in una pozza di sangue. Nel frattempo sul luogo sono giunti i sanitari del 118 che, constatata la gravità delle condizioni dell’uomo, hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Il ferito è stato così trasportato al San Camillo dove si trova ricoverato in gravi condizioni.
La vittima del dramma
Secondo quanto riferiscono i militari, la vittima di questo gesto, per il quale i medici si stanno adoperando per salvargli la vita, è un uomo senza dimora che saltuariamente presta lavoro come manovale presso il cantiere della struttura sportiva.
Sono in corso ulteriori verifiche da parte dei carabinieri per risalire all’origine delle motivazioni che avrebbero spinto il 53enne a mettere in atto un gesto così estremo. Verifiche anche sull’arma utilizzata di cui al momento si ignora la provenienza.
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