Dragona - Dopo sette mesi di indagini e test del dna l'assassino di Alessandra Iacullo, uccisa lo scorso 2 maggio in via Riserva del Pantano a Dragona, ancora non ha un volto. E per i parenti della giovane donna continua il dolore e la rabbia. Questa mattina, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il parco di Dragona in via Francesco Donati è stato intitolato ad Alessandra e Michela, altra vittima di femminicidio,  uccisa sul viadotto nuttal dall'ex marito poco tempo prima. Una targa dunque per non dimenticare le due giovani donne del territorio uccise barbaramente, ma soprattutto per dare un segnale visibile come presa di distanza da certi comportamenti violenti.  Presenti all'incontro il presidente del Cdq Dragona Claudio Innocenti, l'Assessore all'Ambiente Marco Belmonte, i consiglieri Snider, Siano, Bellomo, Alunni, l'Assessore all'Urbanistica Giacomina di Salvo e l'Assesore Welfare e Salute X Municipio Emanuela Droghei.


“L’invito che faccio è di ricordare Michela Fioretti e Alessandra Iacullo tutte le volte che verrete qui con i vostri figli e le vostre figlie, di raccontare la storia di queste giovani donne, di spiegare cosa è successo perché non accada più. Spiegate ai vostri figli che le donne vanno amate, rispettate, stimate. Dite loro che una donna su 3 subisce, o ha subito, violenza almeno una volta nella vita e che nella maggior parte dei casi, le mani sono quelle di mariti, fidanzati, compagni. E’ dentro le mura domestiche, infatti, che si compiono le tragedie peggiori”.


“L’intitolazione del parco di Dragona alle donne vittime di femminicidio è stato uno dei primi atti che abbiamo sottoposto al Consiglio municipale per dare un segnale tangibile della vicinanza delle istituzioni a coloro che subiscono violenza, perché la politica metta in moto tutti i meccanismi che ha a disposizione per la tutela delle donne”, ha spiegato il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà del X Municipio di Roma Capitale Eugenio Bellomo.

 


Nel pomeriggio invece, presso la sala consiliare Massimo di Somma, il municipio in collaborazione con l’Associazione nazionale volontarie Telefono Rosa onlus ha organizzato l’international meeting “World for Women”, il filo che unisce le donne di mondi e culture diverse. Nell'occasione l’assessore al welfare e alla salute del X Municipio di Roma Capitale Emanuela Droghei, il presidente del X Municipio di Roma Capitale Andrea Tassone, la commissione consiliare delle elette del X Municipio di Roma Capitale e la presidente di Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli hanno accolto la parlamentare afgana MALALAY JOYA e il premio Oscar 2012 SHARMEEN OBAID-CHINOY, regista del documentario proiettato in aula “Saving Face”.


"Nel mondo sono migliaia le donne vittime di violenza che non hanno la possibilità di far sentire la propria voce. Ringrazio Malalay Joya e Sharmeen Obaid-Chinoy perché con le loro coraggiose denunce danno voce a queste donne e rappresentano una speranza per la lotta contro ogni forma di violenza e sopraffazione. E’ stato un vero onore poter ascoltare le loro esperienze. Un sentito ringraziamento va anche all’assessore al Welfare del X Municipio Emanuela Droghei e all’associazione nazionale volontarie “Telefono Rosa ONLUS”, che hanno fortemente voluto questa manifestazione." Ha dichiarato in aula Monica Schneider, Pres. Commissione Elette X Municipio. 

 

Intorno alle ore 18.30 la parlamentare e il premio oscar parteciperanno al consiglio straordinario del comune di Fiumicino dove si voterà l'ordine del giorno per proporre il comune parte civile nei procedimenti giudiziari relativi a violenza sulle donne accaduti sul territorio.