Duplice omicidio, il Prefetto: "Nessuna emergenza sicurezza, piccole bande che si spartiscono il territorio". Intanto, sull'agguato di Ostia, indaga anche l'Antimafia
Ostia - Una task force investigativa sul duplice omicidio, un rappresentante della prefettura a vigilare sui bandi per le spiagge e un presidio dei carabinieri all'Infernetto. Sono le novità annunciate ieri dal Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, a seguito del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza riunitosi questa mattina presso il commissariato della Polizia di Ostia. Un incontro che segue di poche ore l'efferato duplice omicidio avvenuto ieri alle 17 in via Forni. Nessun legame con la banda della Magliana, nè con organizzazioni malavitose, secondo le prime conclusioni investigative. "Dietro l'agguato ci sono piccole bande che combattono per l'esclusività dello spaccio di droga, non colllegate alla banda della Magliana - ha spiegato Pecoraro - Ostia è all'attenzione delle istituzioni romane tutte. Riferirò al più presto al Ministro dell'Interno sulla situazione della Capitale" ha concluso Pecoraro. Si attende risultati investigativi in breve tempo il prefetto che, come ha annunciato, presto tornerà a Ostia per informarsi sulle indagini e che non può escludere possibili nuovi fatti di sangue, ritorsioni dopo il duplice omicidio di ieri. Otto volanti in più intanto sono già arrivate nel XIII Municipio ma l'annuncio più importante riguarda la realizzazione di un nuovo presidio delle forze dell'ordine sul territorio. All'infernetto infatti arriverà la tanto attesa caserma dei carabinieri, ha confermato il Prefetto. A indicare il possibile immobile che potrà accogliere i militari nell'ex locali della chiesa San tommaso, è stato il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani, che non si è detto preoccupato dell'ultima novità discussa durante il Comitato, ovvero la nomina di un rappresentante della Prefettura che vigilerà sui prossimi bandi per l'assegnazione delle spiagge di Ostia per evitare qualunque infiltrazioni da parte della criminalità.
ALEMANNO: "NO A RITORNO BANDA MAGLIANA, CI VUOLE VERA INCHIESTA ANTIMAFIA"
"Ho parlato con tutti nei mesi scorsi: è chiaro che c'è un attacco da parte della criminalità organizzata alla nostra città. Mi era stato detto che si trattava di episodi isolati e situazioni non di criminalità organizzata, ma questi tipi di letture mi sembrano ormai inaccettabili e insufficienti, siamo di fronte ad un'emergenza che va fronteggiata con misure drastiche", ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in merito al duplice omicidio di Ostia. "Quello che chiederò al nuovo ministro dell'Interno e al capo della polizia - ha aggiunto Alemanno - è che Roma deve essere protetta da questi aggressori, non basta risolvere un caso isolato. Bisogna far sì che tutti i quartieri siano protetti. Ci sono bande territoriali che stanno crescendo e, attraverso il traffico della droga, si stanno connettendo alla criminalità organizzata. Dobbiamo evitare che nel 2011 ci sia un nuovo fenomeno come la banda della Magliana. Abbiamo gia' visto negli anni '80 che piccole bande crescono, combattono fra di loro e si connettono alla criminalita' organizzata. Questo sta avvenendo a Roma e ci vuole una strategia nazionale e locale adeguata perche' le bande territoriali stanno crescendo e si stanno connettendo sempre di piu' alla criminalita' organizzata attraverso il traffico della droga''. "Siamo di fronte a un'emergenza dratisca che deve essere risolta", ha concluso Alemanno. (fonte Ansa)
Zaratti: Strategia comune contro la criminalità"
“Il duplice omicidio di ieri ad Ostia non è stato un episodio estemporaneo, ma una vera e propria esecuzione pianificata nei minimi dettagli: l’ennesima puntata criminale che conferma l’esistenza di una guerra esplosa apertamente, ma che da tempo covava sotto la cenere”. Lo dichiara Filiberto Zaratti (Sel), Presidente della Commissione regionale sicurezza e lotta alla criminalità. “Questa lunga scia di sangue va fermata - dice Zaratti - E’ necessario un impegno straordinario del Ministero dell’interno perché ormai è chiaro a tutti che a Roma si sta assistendo a uno scontro criminale che ricorda i tempi della banda della Magliana. Omicidi come quelli di ieri non possono essere derubricati a scontri tra piccole bande di quartiere. Molto probabilmente è in atto un conflitto tra grandi organizzazioni criminali, che sembrano essere saldamente radicate nel tessuto economico e sociale della città”. “Tutte le istituzioni, la società civile, i sindacati, le associazioni d’impresa, le forze dell’ordine e la magistratura, ognuno nella propria sfera di competenza - conclude Zaratti - devono mettere in campo una strategia comune per rispondere concretamente all’attacco della criminalità a Roma”.
ULTIM'ORA: LA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA INDAGA SULL'AGGUATO DI OSTIA
È la direzione distrettuale antimafia che indaga sul duplice omicidio avvenuto in via Forni ad Ostia. Già ieri ad effettuare il sopralluogo ed a svolgere gli atti urgenti, il magistrato di turno Francesca Passaniti è stata affiancato da Giovanni Bombardieri dell'antimafia. Il procedimento sarà comunque portato avanti da Carlo La Speranza, sempre dalla Dda, coordinato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. Il delitto di Ostia è il primo fatto di sangue ritenuto di un certo rilievo, dopo il ferimento avvenuto a piazza Nicosia, da quando è stata creato il desk interforze tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, allo scopo di fotografare i gruppi e la presenza criminale nella capitale. Allo stato per chi indaga sono sette i delitti avvenuti nell'ultimo anno rientranti nelle competenze dell'antimafia. (fonte omniroma)
PM CAPALDO: "SPARATORIA OSTIA FRUTTO DI SCONTRO TRA DUE GRUPPI CRIMINALI FORTI"
DAVANTI AL BAR SEQUESTRATO MAZZI DI FIORI E UN BIGLIETTO: "PAPA' SEMPRE NEL MIO CUORE"
"Qui non parla nessuno, hanno tutti paura, quando fa buio in questa casbah è meglio non restare, meglio andare a casa". Sono impauriti e stanchi i cittadini di via Forni a Nuova Ostia, teatro del duplice omicidio di ieri. ''Siamo stanchi di vivere nella paura - raccontano dal supermercato all'angolo di via Forni - Ieri quando abbiamo sentito gli spari abbiamo abbassato le saracinesche e ci siamo barricati dentro. Nel supermercato c'erano una decina di persone''. Il supermercato si trova proprio davanti al bar chiuso da un mese per lavori di ristrutturazione, dove ieri e' stata trovata una delle vittime. Il locale dell'agguato e' stato messo a disposizione dell'autorita' giudiziaria. Davanti alle saracinesche abbassate e sigillate dal nastro adesivo che regge il cartello 'Locale sottoposto a sequestro', i familiari delle vittime hanno lasciato tre mazzi di fiori. ''Papa' sempre nel mio cuore'', si legge su uno dei biglietti. ''Non dimentichero' mai i giorni passati insieme, rimarrete sempre nei nostri cuori'', e' scritto su un altro. (fonte Adnkronos)
BONELLI (VERDI): "AVVIARE MONITORAGGIO ATTIVITA' ECONOMICHE"
"E' ormai chiaro che nel litorale romano ci sono pesantissime infiltrazioni criminali frutto di un'alleanza fra Mafia, Camorra e la ex Banda della Magliana. A Ostia, ormai da anni operano clan camorristici e mafiosi in un equilibrio che è stato garantito dall'ex boss della Banda della Magliana ed ex Nar Carmine Fasciani. Stiamo parlando di clan camorristici di spicco come quello legato a Senese (detto 'O'Pazzo') oppure dei clan mafiosi dei Cuntrera, dei Capuano e Tiassi: in poche parola di 'Cosa Nostra'". Lo dichiara, in una nota, il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "E' bene ricordare come diverse indagini abbiano messo in evidenza i legami che lo stesso Fasciani aveva con pezzi legati alla politica. E' ormai chiaro che gli omicidi di ieri sono stati ordinati da quella cupola criminale che non aveva gradito che qualcuno si fosse messo in proprio nei lucrosi affari criminali del litorale romano". "Da empo noi Verdi chiediamo il monitoraggio delle attività economiche che ormai in larghi settori sono diventati preda dell'inedita alleanza fra ex Banda della Magliana, Cosa Nostra e Camorra - continua il leader ecologista -. Ricordiamo, a conferma di quanto sostenuto, che un anno e mezzo fa' lo stabilimento balneare Village (sempre riferibile agli affari del Fasciani), fu sequestrato dalla Procura Distrettuale Antimafia e come alcune cooperative sociali che gestivano una spiaggia ad Ostia abbiano ricevuto pesanti intimidazioni per lasciare la gestione della spiaggia alla cupola di cui sopra". "E' ormai chiaro che sul litorale romano la situazione è sfuggita di mano e che i segnali preoccupanti, emersi nel corso degli anni, sono stati sottovalutati - conclude Bonelli. E' urgentissimo che si potenzi la vigilanza delle forze dell'ordine e chiediamo che si avvii un immediato monitoraggio delle attività economiche del litorale romano per tutelare gli imprenditori onesti e l'economia sana".
TURRI, LIBERA: "IERI OMICIDI DA 'QUINTA MAFIA'"
"Quelli di ieri sono omicidi della Quinta Mafia, un mix complesso e variegato di mafie tradizionali, colletti bianchi e delinquenti locali, in grado di reinvestire il denaro di Cosa nostra, camorra e 'ndrangheta, che spara per il controllo del territorio e fare il salto nelle nuove gerarchie criminali." In una nota Antonio Turri, responsabile di Libera Lazio commenta il duplice omicidio di Ostia avvenuto nella giornata di ieri: "Roma e' da tempo nel mirino dei clan: la citta' e' una piazza commerciale di primo piano nello scenario nazionale, inoltre, e' il centro del potere politico dove vengono prese decisioni su grossi investimenti e grandi appalti. La capitale, infine, e' una enorme piazza del consumo di droghe. E gli interessi sono elevati e molteplici. Alcuni numeri- denuncia Libera- fotografano la 'faccia economica' della quinta mafia: solo il comando provinciale dei carabinieri di Roma, negli ultimi 3 anni, ha confiscato beni per valore 153 mln euro. Nei primi dieci mesi del 2011, solo a Roma carabinieri hanno sequestrato 5 mila chili droga di cui 1187 erano cocaina. E nei primi sei mesi del 2011 secondo il rapporto semestrale Uif della Banca d'Italia gli intermediari finanziari hanno trasmesso per il Lazio 2.756 segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio, e 89% pari a 2.473 sono in Provincia di Roma". (fonte omniroma)
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