E’ morta Laura Antonelli, icona sexy degli anni ‘70
Ladispoli – Il mondo del cinema piange Laura Antonelli, la splendida attrice morta nella sua villa di Ladispoli, vicino a Roma, dove viveva in isolamento da anni. L’indimenticabile protagonista di film come ‘Malizia’, ‘Divina creatura’, ‘L’innocente’ e ‘Peccato veniale’ è stata trovata priva di vita dalla donna delle pulizie questa mattina alle 8.30. L’icona sexy degli anni ’70, sogno proibito di milioni di italiani, aveva 74 anni. Grazie a ‘Malizia’ di Salvatore Samperi vinse un David di Donatello e un Nastro d’argento come miglior attrice. Ancora poco chiari sia i motivi del decesso sia l’orario della morte: a questo riguardo sarà disposta un’autopsia. Laura Antonelli era nata a Pola, nella penisola dell’Istria quando ancora era italiana.
Arrivata al successo con delle commedie sexy che ne valorizzavano la bellezza e la sensualità, anche con scene di nudo integrale, di lei ad intrigare erano il fascino e la grande personalità. In seguito fu protagonista di pellicole d’autore dirette da Luchino Visconti e Giuseppe Patroni Griffi. Ebbe una lunga relazione sentimentale con l’attore francese Jean Paul Belmond, poi lui l’abbandonò. Negli anni ‘90, però, coinvolta in vicende di droga e vittima di interventi chirurgici sbagliati, decise di interrompere la carriera artistica, ritirandosi definitivamente dalle scene. Da almeno venti anni l’attrice non compariva in video.
Negli ultimi anni l’attrice, che viveva pressoché in miseria, era entrata in uno stato di profonda depressione, tanto che cinque anni fa l’attore Lino Banfi scrisse una lettera aperta al ‘Corriere della Sera’ indirizzata al ministro dei beni culturali Sandro Bondi e a Silvio Berlusconi perché intervenissero “Salvate Laura Antonelli, ci ha fatto sognare, oggi è dimenticata da tutti”, scrisse l’attore pugliese, suo collega in diversi film. La richiesta di Lino Banfi era che le fosse concesso il vitalizio ex legge Bacchelli: “Mi ha detto: io non credo di avere ancora molto da vivere, ma vorrei vivere dignitosamente”. “Ringrazio Lino Banfi e tutti coloro che si stanno preoccupando per me. Mi farebbe piacere vivere in modo più sereno e dignitoso anche se a me la vita terrena non interessa più. Vorrei essere dimenticata”, dichiarò poi l’attrice. Oltre a ‘Malizia’, il film del 1973 di Salvatore Samperi che la rese celebre, interpretò ‘Gran Bollito’ di Mauro Bolognini, ‘Divina creatura’ di Giuseppe Patroni Griffi, ‘L'innocente’ di Luchino Visconti e ‘L'avaro’ di Tonino Cervi, più una serie di titoli di serie B, che sono stati però la fotografia dei cambiamenti e dell’immaginario della società italiana tra gli ‘anni di piombo’ e gli '80.
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