Roma - “Abbiamo inviato a tutte le strutture del Servizio sanitario regionale del Lazio un protocollo contenente le indicazioni per la sorveglianza e il controllo dell’epidemia da virus Ebola che si è sviluppata in Africa occidentale”. Lo annuncia il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che spiega: “Stiamo lavorando seguendo le indicazioni del Ministero della Salute per facilitare la gestione di eventuali casi sospetti, probabili, confermati, nonché dei contatti. Il protocollo è stato redatto per gli operatori sanitari che lavorano per la sanità laziale al fine di tutelare il diritto alla cura del paziente e allo stesso tempo permettere loro di lavorare nelle migliori condizioni di sicurezza tutelando la salute dei cittadini”.


Il protocollo è diviso in quattro parti essenziali: - La prima riguarda la valutazione dei casi sospetti probabili e/o confermati (S/P/C) definendo i criteri organizzativi e la rete di riferimento per la presa in carico del paziente, le procedure per il ricovero, il trasporto e gli eventuali aspetti di laboratorio. - La seconda parte riguarda in maniera più specifica le modalità di disinfezione e sanificazione, trattamento e smaltimento dei rifiuti sanitari, sorveglianza delle persone identificate come “contatti”. - La terza e quarta parte riguardano inoltre la gestione degli operatori sanitari esposti, oltre ad alcune disposizioni in materia di comunicazione. Il protocollo inviato è stato già pubblicato sul sito della Regione Lazio. Anche lo Spallanzani (centro di riferimento nazionale e regionale) e l’Ares 118 hanno provveduto alla pubblicazione, sul proprio sito istituzionale, di un loro protocollo per la gestione dei casi sospetti, probabili, confermati e contatti.