Ecco la formica rossa, insetto tutt’altro che pacifico
Di Augusto Gallo il 16/09/2023
Una delle particolarità di questo insetto è che attacca la preda in gruppo ed è pericolosa anche per l’uomo: la sua puntura potrebbe provocare lo shock anafilattico
La “Formia Rufa” conosciuta comunemente come “formica rossa” è una parente delle miti formichine laboriose che tutti noi conosciamo. Questa specie non è affatto pacifica, essa è capace di attaccare in gruppo altri insetti – anche di dimensioni maggiori – e di ucciderli con una iniezione di acido formico. La particolarità è che questo insetto attacca la preda in branco ed è pericolosa anche per l’uomo: la sua puntura potrebbe provocare lo shock anafilattico.
La femmina misura dai 5 ai 9 millimetri, il maschio è leggermente più grande arrivando fino a 11 millimetri. La sua scaltrezza di cacciatrice la porta a stringere alleanze per l’attacco anche con altri insetti che risultano essere pericolosi per gli uomini e per gli animali in genere. Il nome deriva dal fatto che alcune parti del corpo hanno colore rosso con tonalità dal bruno al rosso vivo. La regina è sempre femmina, mentre i maschi sono addetti alla riproduzione: le altre femmine sono operaie.
Si riproducono in modo quantomeno bizzarro. Nei mesi di luglio e di agosto la femmine e i maschi spiccano il volo per il cosiddetto “volo nunziale”. Dopo l’impollinazione i maschi muoiono, le femmine gravide cadono nel terreno, si nutrono delle loro stesse ali e creano un nuovo formicaio. Il loro habitat abituale è la foresta di conifere ma si adattano facilmente ad altre realtà “abitative”. Il loro nido/formicaio potrebbe essere così vasto da accogliere più regine con il loro seguito e un numero indefinito di operaie. La regina è longeva, vive fino a dieci anni e depone un considerevole numero di uova nella sua vita.
La scienza biologica su questi insetti non ha ancora deciso con certezza se siano onnivore o carnivore, comunque una cosa è accertata: hanno una bocca buona e sono capaci di mangiare quasi tutto. Per i frequentatori di boschi, o anche di giardini, se si incontra questo tipo di formica è opportuno tenersene alla lontana, come anche dal loro formicaio che ha una forma particolarissima poiché sembra una cupola. Questa formica ha la capacità di mettere a soqquadro l’ambiente a lei circostante fino a modificare l’habitat originario del luogo.