Elezioni 2018: vincono M5s e Lega. Il centrodestra prima coalizione. Sconfitta del Pd
“Le altre forze politiche – sottolinea – dovranno venire a parlare con noi usando i nostri mezzi di trasparenza, correttezza e credibilità”. E Fico: “Saremo il perno fondamentale del Parlamento, se sfondiamo il 30% è risultato storico”. Fraccaro dice: “Nessuno potrà governare senza il M5s”. Il risultato che emerge dallo spoglio dei seggi è chiaro: esulta il Movimento 5 stelle, ma festeggia anche la Lega, che supera il 17,6% superando Forza Italia, che si attesta intorno al 15%. Sconfitta del Partito democratico, fermo intorno al 20%.
“La mia prima parola: grazie!”. Così Salvini in un tweet sui primi dati elettorali. Il leader della Lega parlerà in una conferenza stampa nella tarda mattinata. Il vicesegretario Giorgetti, dalla sede del partito in via Bellerio, a Milano, afferma: “Parleremo prima con i nostri alleati: abbiamo idea di cosa fare e guardiamo al futuro con serenità e consapevolezza. Credo che la sfida di Matteo Salvini sia stata vinta”. C’è ‘grande soddisfazione’. “E’ un momento storico per la Lega”, conclude, mentre il vicesegretario Fontana commenta: “Il nostro successo è un chiaro segnale all’Europa che bistratta gli italiani”. “Il centrodestra ha la maggioranza politica quindi è il vero vincitore di una tornata elettorale in cui è in gioco il governo del Paese e non le affermazioni individuali”. Così una nota del Coordinamento nazionale di Forza Italia.
E sempre da Fi Romani sottolinea: “C’è una sana competizione interna Fi.-Lega e comunque a livello di coalizione Il centrodestra è in testa”. E prevede: “Non penso che la Lega si metta a fare inciuci con il M5s, l’accordo e il rapporto con il centrodestra è forte. La storia dei rapporti tra Fi e Lega è così radicata soprattutto sul territorio che è impossibile che la Lega possa fare un accordo con i cinque stelle”. Alla vigilia del voto “è stato concordato con gli alleati che il partito del centrodestra che avrà più seggi, e non voti, avrà il potere di indicare il candidato premier”. Se li avrà la Lega allora il candidato premier sarà Salvini, lo assicura Brunetta, candidato uscente di Fi su La7.
Notevole la partecipazione al voto: l'affluenza definitiva è stata del 73% contro il 75,27% del 2013, quando però si votò in due giorni. “Se i dati fossero confermati è chiaro che per il Pd è un dato negativo”, cosè commenta il capogruppo dem alla Camera Rosato. “Noi siamo alternativi al M5s, se hanno i numeri governano e noi staremo all’opposizione, mai al governo con loro. Con questi dati, “la somma del Pd più Leu e Svp danno il risultato del 2013”. “Renzi si dimette?Deciderà lui”. “Non siamo stati apprezzati. Gli italiani sono andati da un’altra parte. Non penso che abbiamo fatto male. Abbiamo fatto quello che serviva con coscienza. Nel pd non ci saranno spaccature”.
“Sconfitta evidente, chiara e netta”, dice anche il vicesegretario Martina mentre si attende una valutazione di Renzi. Spogliate al momento due terzi delle sezioni. Nel Lazio Nicola Zingaretti è in testa con il 30-34%, mentre Stefano Parisi (Centrodestra) è al 26-30%%. Roberta Lombardi (M5s) è al 25-29% e Sergio Pirozzi (Lista civica) è al 2-4%. L'affluenza ai seggi nel Lazio è stata del 66,48% mentre nel 2013 era stata del 71.91%. Lo scrutinio inizia alle 14 di oggi, lunedì 5 marzo.
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