Il suo nome è Emilio Carelli, ex giornalista di Sky e una carriera di lungo corso nel mondo del giornalismo. E'lui il candidato più votato nel collegio che comprende Ostia, Fiumicino e il litorale romano. Un vero e proprio trionfo, che ha permesso al candidato pentastellato di raggiungere il 39,23% dei consensi pari a 49.723 voti. Subito dopo, in seconda posizione, troviamo Domenico Menorello, candidato sostenuto dalla coalizione di centrodestra che raggiunge il 31,37%. Distante migliaia di voti, in terza posizione, troviamo Tobia Zevi, candidato sostenuto dal Pd e dall'intera coalizione di centrosinistra, che raggiunge il 20% confermando il trend negativo del Partito Democratico nel nostro territorio. Segue Anna Maria Anselmi, di Liberi e Uguali, con il 3,27% dei voti. CasaPound, con la sua candidata Carlotta Chiaraluce raggiunge il 2% dei consensi, Potere al Popolo, con il candidato De Crescenzo conquista l'1,26%. A seguire troviamo il candidato del Popolo della Famiglia con lo 0,58%, il candidato del Partito Comunista Mauro Mastrostefano con lo 0,52%, Paolo Ricci di Italia agli Italiani con lo 0,27%, Leo Cacciari di Sinistra Rivoluzionaria con lo 0,08% e Laura Lepri, Blocco nazionale per le libertà con lo 0,03%.

Uno scenario quindi facilmente pronosticabile. Ci si aspettava forse qualcosa in più dagli outsider di questa tornata elettorale: Potere al Popolo e CasaPound. Molti infatti, dopo lo straordinario risultato ottenuto dalla tartaruga frecciata durante le elezioni del X Municipio, erano in attesa di un risultato eclatante almeno per quanto riguarda il territorio di Ostia e dintorni. Probabilmente, il dato leggermente più basso di CasaPound rispetto alle elezioni municipali non è da attribuire ad un calo politico del movimento ma all'ascesa della Lega a livello nazionale che, a Roma, in quasi tutti i quartieri, ha sfondato la quota del 10%. In più, la sovraesposizione mediatica di Salvini ha compattato l'elettorato di "destra" attorno all'effige leghista penalizzando i movimenti extraparlamentari come CasaPound e Forza Nuova. Nonostante questo però, la candidata Chiaraluce raggiunge quota tremila preferenze e si conferma come uno dei volti più radicati territorialmente. L'estrema frammentazione della sinistra extraparlamentare e la presenza di un candidato forte come Anna Maria Anselmi di Leu  non ha sicuramente favorito la formazione di Potere al Popolo che, nonostante tutto, è riuscita a superare la quota dell'1%.