Identità digitale: come accedere ai servizi online della Pubblica  Amministrazione tramite SPID, CIE, CNS

L’obiettivo è quello di lanciare il sistema dell’Identità Digitale entro fine anno, stando a quanto rivelano fonti vicine alla Commissione Europea. Ma serve ancora qualche piccolo passo in avanti per dare seguito in maniera definitiva alla proposta, avanzata lo scorso giugno, di un’identità digitale “affidabile e sicura per tutti gli europei”. 

Una mossa che mira a dotare tutti i cittadini comunitari di un portafoglio digitale e strettamente personale, che darà l’opportunità di identificarsi in maniera digitale ma anche di archiviare e gestire tutta una serie di dati, di identificazioni, di documenti ufficiali in formato elettronico come la patente di guida, i diplomi, titoli di studio e, non per ultimi, certificazioni mediche, tamponi e vaccini vari. Con un semplice click, insomma, sarà possibile accedere a una lista infinita di servizi online oppure condividere documenti digitali. Sarà possibile anche dimostrare la propria età, un fattore che piace soprattutto al settoredei casinò online, da anni impegnato nel contrasto del gioco minorile. 

Grandi applausi infatti si sono levati dalle schiere degli esperti di gambling e dei rappresentati di categoria: “con la e-ID infatti sarà possibile controllare non solo l’anagrafica, ma anche la reale esistenza dei profili proprietari di conti di gioco, evitando duplicazioni, account fake creati solo per prendere bonus e gratuità e altre piccole truffe online”, spiega Chiaravalloti di Giochidislots, uno dei siti di riferimento per il settore dei casinò online in Italia

Ma se il settore del gioco esulta, c’è chi invece critica aspramente la misura. Come il giornalista Gianluigi Paragone, che sulle colonne de IlTempo, parte all’attacco del Ministro per il digitale, Vittorio Colao: “Accade che il tuo nome, la tua carta d’identità, persino i tuoi diritti fondamentali e le tue libertà sono assoggettata alla esibizione continua di un qr code. E se non sei in regola, ecco che scattano le sanzioni (quelle pecuniarie, prelevate immediatamente), le privazioni della libertà, le restrizioni dei diritti”. 

In realtà la proposta avrebbe non pochi punti positivi. Il progetto di un wallet unico all’interno del quale archiviare le informazioni personali e private, per poi poterle condividere, nello stretto necessario, con enti o aziende è un obiettivo strategico nella transizione digitale e burocratica che deve avvenire. Per adesso i lavori si stanno concentrando sulla creazione dell’app che ospiterà la e-ID. Un dispositivo che permetterà a tutti i cittadini europei di accedere alla propria carta d’identità e a tutti i propri dati e certificati con un semplice tasto del telefono, sfruttando servizi europei comodamente dal divano di casa.