Esplosione ufficio postale Maccarese: ancora inagibili i locali. Monta la polemica
Maccarese – Sono ormai trascorse più di due settimane dall’esplosione che nella notte tra il 22 ed il 23 novembre ha distrutto l’ufficio postale di via della Muratella, a Maccarese, ma i locali sono ancora inagibili. A provocare lo scoppio fu un maldestro tentativo messo a segno da ignoti di far saltare il bancomat. Risultato? La palazzina fu sventrata e furono evacuate, nell’immediato, anche alcune famiglie che abitavano al primo piano. Adesso, a distanza di giorni, Mara Verdinelli, segretario del circolo di Fiumicino del Partito della rifondazione comunista, denuncia i disagi subiti dai cittadini, in particolare da quelli più anziani. “Malgrado le poste abbiano aperto uno sportello dedicato per il pagamento delle pensioni nell'ufficio di Fregene e un servizio aggiuntivo per altre operazioni a Fiumicino, resta significativo il disagio per gli anziani che spesso hanno difficoltà negli spostamenti. E anche per gli agricoltori correntisti, oltre a quello degli stessi dipendenti delle poste di Fregene che devono lavorare per due agenzie”, dichiara l’esponente politica. "Ritengo che si possa fare qualcosa subito, realizzando un servizio mobile con un camper attrezzato, come previsto per eventi simili ", spiega Mara Verdinelli. “Spesso le persone anziane di Maccarese non solo non guidano ma non hanno nessuno che li accompagni”, prosegue: “Visto che Poste italiane spa è la prima banca italiana per estensione di sportelli, crediamo che debba mostrare la giusta sensibilità andando incontro alla sua utenza e mettendo a tacere anche le ‘chiacchiere informali’, che stanno girando negli ultimi giorni, secondo le quali l'ufficio postale di Maccarese non riaprirà più, suscitando rabbia e indignazione”, conclude.
Anche la consigliera Pdl Giovanna Onorati interviene sulla questione. “Poste Italiane, al di là del trasferimento dell’ufficio riscossione pensioni a Fregene, non è che si stia strappando i capelli per predisporre un servizio alternativo: tutto è ancora off limits. I disagi per i residenti, soprattutto anziani, sono evidenti. Mi sarei aspetta un intervento deciso dell’amministrazione: il problema c’è e va affrontato”, dichiara l’esponente dell’opposizione che per richiamare l’attenzione sul caso dell’ufficio postale di Testa di Lepre ha protocollato un’interrogazione e inviato delle lettere in cui illustra i disagi dovuti alla sala d’attesa scoperta e agli spazi interni insufficienti. “I residenti chiedono un ampliamento: gli spazi ci sarebbero in quanto nello stesso stabile ci sono dei locali utilizzati prima come ex presidio medico oggi chiuso. Sono stati occupati abusivamente. Montino e Poste Italiane non hanno mosso un dito. Oggi il problema di Maccarese. E anche qui nessuno ha fatto molto, anzi. La politica degli annunci e delle belle parole va bene ma fino a un certo punto: qui servono i fatti. Il sindaco invece di pensare a sottopassi e opere fantasmagoriche inizi a guardare in faccia la realtà: di cose da fare, urgenti, ce ne sono”, conclude Giovanna Onorati.
Ma ecco la replica di Emilio Patriarca, consigliere del comune di Fiumicino. “Un ufficio postale completamente devastato da un incendio non si rimette in piedi in due settimane”, afferma Patriarca. “Se è ancora chiuso, non è certo colpa del sindaco Esterino Montino. Ma il Consigliere Onorati sembra pensarla diversamente e oggi decide di montare un’inutile polemica incolpando il sindaco anche dell’inagibilità di un’intera palazzina distrutta da un attentato dinamitardo. Eppure l’esponente del Pdl dovrebbe sapere bene che l’ufficio postale non è di proprietà dell’amministrazione comunale e l’alternativa su Maccarese a un servizio strategico per la cittadinanza spetta a Poste italiane, non al Comune di Fiumicino. Forse è l’opposizione che si dovrebbe occupare di cose più concrete”, conclude l’esponente della maggioranza.
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