"Abbiamo ricevuto altre 100 mila dosi di vaccino contro il virus dell'influenza A e siamo quindi arrivati nel Lazio a una quota di 228 mila dosi, contro le 800.000 di cui abbiamo bisogno. Auspico che le dosi di vaccino previste arrivino entro i prossimi 15 giorni. Se arriveranno a dicembre o a gennaio - ha concluso - a quel punto diventerebbe inutile vaccinarsi". Così il vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino nel presentare il piano regionale contro l'influenza A. Gli ospedali del Lazio potranno disporre anche di: 395 posti letto nei reparti di medicina generale, 160 in terapia intensiva e 100 nei reparti di pediatria. La Regione, per far fronte alla pandemia del virus A/H1N1 ha predisposto l'assunzione, a tempo indeterminato, di circa 500 unità ripartite tra infermieri (323), medici (108) e anestesisti (40). Sono queste le prime due mosse principali del piano regionale contro l'influenza A.

I casi più complessi verranno dirottati nei reparti speciali del policlinico Umberto I, del San Camillo e del policlinico Gemelli. Secondo stime su base regionale, nel periodo di picco influenzale saranno necessari circa 400 posti letto. Tra i posti letto di medicina generale attivabili per le esigenze legate alla pandemia influenzale, 80 saranno al Policlinico Tor Vergata e 15 all'ospedale militare del Celio, grazie a una convenzione approvata dalla Giunta regionale nei mesi scorsi.

Intanto è attivo il numero verde regionale 800118800 per ricevere tutte le informazioni riguardo al virus dell'influenza A. Il servizio è attivo 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20. Un operatore risponderà alle domande dei cittadini riguardo ogni tipo di informazione sul nuovo virus e sui provvedimenti messi in atto dalla Regione Lazio per contrastare il contagio. Nella sola giornata del 6 novembre, in otto ore, tra le 08:00 e le 16:00 sono arrivate 489 telefonate al numero verde 800 118 800 gestito dall'Ares 118 del Lazio dedicato alle informazioni sull'influenza A. Cliccando qui, invece, troverete i consigli diramati dalla Regione Lazio per proteggersi e prevenire la diffusione del virus.

Choc, invece, le dichiarazioni del segretario dell'Udc del Lazio Luciano Ciocchetti riportate dall'agenzia ANSA: "La Gazzetta ufficiale N. 72 del 26 Marzo 2002 riportava queste testuali parole: 'Ministro della Salute-Piano italiano multifase d'emergenza per una pandemia influenzale. Nell'allegato uno possiamo leggere 'Fasi piano italiano multifase d'emergenza per una pandemia influenzale. La comparsa di un nuovo ceppo influenzale, verso cui la maggiorana della popolazione risulta suscettibile, si pensa possa avere conseguenze paragonabili alla pandemia verificatasi nel 1918 (influenza spagnola) con costi senza precedenti, in termini di morbosita' e mortalita'''. Questa e' una parte del documento che sara' pubblicato nei prossimi giorni sul giornale on-line www.ilbenecomune.info diretto dallo stesso Ciocchetti.

''Nel Lazio - spiega - sono stati 227 gli accessi in Pronto Soccorso e 36 i ricoveri registrati dal Sistema di Sorveglianza Sindromica di Laziosanita'-Asp. Tutto questo si poteva evitare se solo l'accordo sottoscritto tra la Fimmg e la Regione, fosse stato avviato prima da rendere cosi' disponibili 800 studi associati pronti a dare primo soccorso e consigli utili ai cittadini. Ora serve calma e giuste indicazioni - conclude Ciocchetti - sono necessarie soluzioni tempestive e funzionali per recuperare le gravi leggerezze commesse dal Governo e nel caso del Lazio dalla Regione''.