Isole baleari – Si era rifugiato a Palma di Majorca, alle Isole baleari, dopo aver compiuto una efferata rapina in una villa dell’Eur, la notte del 13 marzo. Ma i carabinieri del nucleo investigativo di Roma lo hanno individuato e arrestato dopo mesi di ricerche in collaborazione con la guardia civil espanola, la polizia spagnola.

 

 

 

E’ così finito in manette il latitante S.L., 58 anni, responsabile di avere partecipato alla rapina insieme ad un commando di 5 uomini.

 

 

L’uomo si era sottratto alla cattura nel giugno scorso, quando i militari di via in Selci si erano presentati presso la sua abitazione per arrestarlo in esecuzione di una misura cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Roma.

 

 

 S.L., però, era riuscito a espatriare e si era rifugiato a Palma di Maiorca dove proprio in queste ore si stava organizzando per lasciare definitivamente l’Europa e riparare in Brasile. I militari lo hanno bloccato all’interno di un internet point dell’isola, dove l’uomo si era recato per contattare i suoi complici e definire gli ultimi dettagli per la sua  fuga in sud America.

 

 

L’arresto del 58enne  si aggiunge a quello degli altri componenti della banda, tutti pregiudicati romani con gravi precedenti criminali. Arrestati anche N.B., 63 anni, R.L.,  53 anni, R.D., 37 anni. I cinque,  col volto coperto e armati di pistole semiautomatiche, avevano messo a punto ed eseguito la rapina all’interno della villa del noto costruttore romano, A.D. sequestrandolo insieme alla moglie e obbligandolo a consegnare gioielli e denaro per oltre 150.000 euro.

 

 

Il colpo era stato minuziosamente preparato dalla banda di rapinatori che avevano seguito per giorni la vittima, applicando un gps sotto la sua autovettura e posizionando una telecamera nascosta all’esterno della villa per studiarne le abitudini.

 

 

 

 Ciò nonostante, grazie alla segnalazione al 112 dei vicini delle vittime che notarono l’irruzione dei rapinatori all’interno della villa, una pattuglia di carabinieri del nucleo radiomobile di Roma riuscì a intervenire mentre i malviventi stavano scappando e, dopo un rocambolesco inseguimento, i militari arrestarono in flagranza R.L., mentre i restanti complici riuscirono a far perdere le proprie tracce portando via il bottino.

 

 

 

Le successive indagini dei carabinieri di via in Selci permisero di identificare i componenti del commando e di acquisire rilevanti indizi di colpevolezza suffragati dall’esito positivo degli accertamenti di laboratorio svolti dal Ris Carabinieri di Roma sui numerosi oggetti repertati sulla scena del crimine.