Roma - “Quanto è emerso oggi dai preziosi dati forniti dal Codici sul livello dell’usura a Roma e nel Lazio, è un dato allarmante, che descrive un fenomeno in continua crescita cui è necessario contrapporre la forte barriera delle istituzioni mettendo a punto interventi coordinati ed efficaci. Si contano infatti molte iniziative, sportelli, numeri verdi, uffici, ma il poco coordinamento vanifica la lotta ai cravattari, con il risultato che sempre più imprese chiudono e sempre più cittadini, molti dei quali cadono nel vortice del gioco d’azzardo patologico, finiscono sul lastrico. E’ necessario fermare questo scempio di famiglie e commercianti, cominciando anche con il  verificare l’utilità delle iniziative messe in campo, e eliminando quelle eventualmente poco utili o duplicate.  Regione Lazio, Roma Capitale e Provincia di Roma, con referenti diversi per la lotta al fenomeno, rischiano di frammentare le iniziative e creare confusione”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, a proposito dei dati sull’usura forniti dal Codici.


“Una delle necessità per promuovere la ripresa dell’economia e la lotta alla criminalità nell’intera Regione – aggiunge Santori, che è anche candidato al Consiglio regionale del Lazio per La Destra – è puntare all’inasprimento delle pene contro chiunque sia riconosciuto colpevole di questo reato, e mettere a punto una strategia che consenta di rendere facilmente accessibile il fondo per le vittime di usura. Non solo alle imprese, ma soprattutto alle famiglie, per consentire loro di liberarsi dalla trappola, senza dimenticare l’opportunità di informare preventivamente le fasce di popolazione a rischio sulle vie da percorrere per uscire dal tunnel con azioni davvero concrete”, conclude Santori.