Se prima l’Unione Europea si era adeguata ale disposizioni USA per cui un utente con minimo di 13 anni poteva aprirsi un profilo Facebook, adesso vorrebbe alzare l’età a 16 anni.
La proposta, depositata da Jan Albrecht, parlamentare del partito tedesco dei Verdi vuole nuove norme per la protezione dei dati online e per l'imposizione di un limite maggiore di età (sotto i 16 anni rispetto ai 13 di prima), sotto il quale gli adolescenti potranno iscriversi ai social network solo con il consenso dei genitori. Questa dovrà poi essere valutata e confermata dal Parlamento europeo e dalle assemblee degli Stati membri per diventare effettive.Tale proposta fa parte del progetto più ampio sul trattamento dei dati personali che la UE ha intenzione di proteggere. Tuttavia Bruxelles ha dato la possibilità ai ventotto Paesi membri di recepire l’emendamento alle nuove norme sulla protezione dei dati personali entro due anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che avverrà a gennaio 2016.
I minori di 16 non avranno accesso, oltre che a Facebook, neanche a Instagram, Google +, Snapchat e WhatsApp. Calcolando che ill 70 per cento di chi ha fra i 9 e i 12 anni ha già un profilo Facebook , questa normativa non è piaciuta. Prima di tutto ai social stessi.
Anche le associazioni come la Diana Award Youth Board, organizzazione impegnata da sempre nella difesa dei minori e contro il bullismo e promotrice sul sito Change.org di una petizione con cui ha chiesto alla Ue di ritirare la proposta perché “inutile. Questa soglia di età più alta - si legge nel documento - potrebbe incentivare i bambini tra 13 e 15 anni a mentire riguardo la loro età. I ragazzini maggiori di 13 anni hanno avuto accesso per lungo tempo ai servizi online, così un cambiamento artificiale ed improvviso di questa soglia spingerà probabilmente molti di loro a fingere per continuare ad accedere piuttosto che a chiedere il consenso ai loro genitori”.
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