Fiumicino - "Alitalia, Argol, World Duty Free e ora GroundCare. Negli ultimi anni, in aeroporto c'è stata la “svendita” di occupazione e diritti, come giustamente sostengono i lavoratori. Non possiamo più assistere a questo stillicidio. Da una parte si sente parlare di investimenti e di sviluppo di settore, dall'altra si ricorre ai licenziamenti, alla riduzione di lavoro obbligatoria e agli ammortizzatori sociali. Ora c'è in gioco il futuro di 850 famiglie, in un settore già pesantemente interessato da cassa integrazione e mobilità. E’ necessario e urgente che le istituzioni, a tutti i livelli, intervengano a tutela del lavoro e della serenità di centinaia di persone. Per questo, è nostra ferma intenzione interessare della vicenda tutti gli organi competenti, nell'ottica di una immediata ricollocazione dei lavoratori. Una delegazione composta da amministratori e rappresentanti locali del PD andrà a incontrare i dipendenti della GroundCare in presidio in aeroporto, per esprimergli solidarietà e concordare iniziative comuni". Dichiara Stefano Calcaterra, segretario Pd Fiumicino.

"Quello che accadrà tra poche settimane in aeroporto avrà dei risvolti ancora più drammatici. L'accordo con la compagnia aerea araba Etihad rappresenta sicuramente un'opportunità da non mancare, ma i 2.400 esuberi di Alitalia sono un prezzo troppo alto da pagare. Il previsto raddoppio dello scalo di Fiumicino, in compenso, è uno sciagurato tentativo di speculazione edilizia e finanziaria che promette posti di lavoro, mentre migliaia di famiglie vengono gettate nel baratro. Si dovrebbe fare 'buona impresa' oggi, invece di fare introiti sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini di Fiumicino domani”, afferma Vincenzo Pasculli, segretario PD Trasporto aereo.