Falso allarme bomba a Fiumicino: è il secondo in una settimana
Fiumicino – Allarme bomba iera sera all’aeroporto di Fiumicino su un aereo diretto a Vienna. E il pensiero è corso alla strage di Charlie Hebdo, a Parigi, nella quale hanno perso la vita dodici tra vignettisti e giornalisti, trucidati dai terroristi di Al Qaeda. A segnalare la presunta presenza di un ordigno a bordo sarebbero stati due passeggeri italiani, insospettiti dopo uno scambio di battute con un altro viaggiatore. Dopo aver informato l’equipaggio, il pilota è stato fatto spostare dalla pista per i controlli da parte della polizia, che si sono fortunatamente conclusi negativamente. E’ il secondo allarme bomba in sei giorni al Leonardo da Vinci: il primo era scattato la settimana scorsa per la presenza di un pacco sospetto che, fatto brillare dagli artificieri, aveva rivelato un contenuto decisamente innocuo: dei bicchieri di vetro.
Tornando all’allarme di ieri sera, si sono registrate ripercussioni sul traffico aereo e ritardi per alcuni voli a causa di una sospensione durata circa mezz'ora, dalle 20.50 alle 21.15. Durante questo tempo nessun aereo è stato fatto decollare o atterrare per permettere alle forze di polizia di effettuare tutte le verifiche. I passeggeri sono stati fatti scendere mentre l’aereo, appartenente alla compagnia austriace Niki dell’ex pilota di Formula 1 Niki Lauda, è stato esaminato a fondo, secondo il protocollo di sicurezza previsto. Cessato l’allarme il traffico aereo è regolarmente ripreso. La Niki, conosciuta anche come FlyNiki, è una compagnia semi-lowcost con sede allo scalo viennese Schwechat, in Austria. Al Leonardo da Vinci, dove i livelli di sicurezza hanno standard di sicurezza altissimi, l’attenzione è sempre massima. In questo i vertici delle forze di polizia che presidiano l’hub rassicurano i passeggeri che l’allerta terrorismo scattato all’indomani della barbara uccisione delle vittime di Parigi non li trova impreparati. In particolare al Leonardo da Vinci sono in forza gli specialisti della Polaria, gli 'uomini laser'. Tuttavia la scorsa settimana Valter Mazzetti, segretario dell’Ugl Polizia, ha dichiarato in una nota di “non poter garantire la sicurezza a causa dei sotto organici e del taglio di dodici presidi”.
Sulla vicenda è intervenuto Piero Cucunato, vice coordinatore di Forza Italia. “Il territorio del litorale romano è quello più esposto al terrorismo islasmico, viste le sue vaste dimensioni oltre al massiccio numero di stranieri di religione islamica presenti”, afferma. “Questi sono elementi importanti che vanno tenuti sotto controllo in ottica di prevenzione e controllo. Chiederemo immediatamente un censimento dei luoghi di aggregazione culturale gestiti da stranieri sotto forma di associazioni oltre a rendere pubblici i luoghi di culto e preghiera, spesso mascherati sotto forma di entità culturali, organizzati in garage e seminterrati nei tanti quartieri tra Acilia e Ostia, che potrebbero rappresentare luogo di incontro per estremisti islamici”, prosegue. “Ostia, ma tutto il litorale romano, sono stati per anni papbili per la costruzione di una grande moschea, senza poi dimenticare che a Roma abbiamo il più grande luogo di culto d’Europa con la moschea e migliaia di centri che ospitano centinaia di fedeli, soprattutto nel periodo del Ramadan. Secondo un recente studio delle forze dell'ordine è stata stimata la presenza di decine di strutture adibite impropriamente a luoghi di culto e di preghiera. Di molte di queste non si conoscono i referenti, l'attività e chi li frequenta. Strutture adibite sulla carta ad usi sociali e culturali, ma che spesso ospitano scuole coraniche e centri di preghiera per islamici che abitano o transitano da Roma. Con i referenti dei centri più grandi esistono rapporti con le istituzioni e gli enti di confronto, ma in molti altri casi, di questi centri sopratutto nelle periferia non c'è conoscenza di nulla. Per questo”, conclude Piero Cucunato, “i recenti fatti di Parigi e gli atti di terrorismo devono far alzare il livello di guardia per la nostra città, sopratutto nelle zone più a rischio come il litorale romano. Un censimento dei luoghi con relativo monitoraggio delle attività di queste strutture è obbligatorio e urgente. Prevenire e valutare le attività che si svolgono oltre ad attuare ogni azione a difesa del territorio e dei cittadini è attività fondamentale”.