I ragazzi e le famiglie chiedono i licei, ma il mercato del lavoro, anche in tempi di crisi, ha bisogno di tecnici, informatici e progettisti, insomma, giovani capaci di svolgere con professionalità i lavori manuali.
 

All'allarme lanciato da Unioncamere l'Iti Faraday di Ostia risponde con il progetto Faraday Formazione Futuro, presentato questa mattina in XIII Municipio. Una serie di programmi di alternanza scuola-lavoro, che attraverso la stipula di convenzioni con aziende private, nomi illustri dell'industria italiana, da Acea ad Alitalia, offriranno agli studenti la possibilità di svolgere uno stage in aziende interessate alla loro figura professionale.

 

Un ponte scuola-lavoro dunque, pensato per contrastare la disoccupazione giovanile offrendo ai ragazzi una formazione sempre più professionalizzante e rispondente alle esigenze delle realtà produttive del territorio.
Un rapporto scuola pubblica - azienda privata che, soprattutto dopo l'"autunno" dei licei ostiensi in lotta contro il ddl ex Aprea, si colora di nuove sfumature e nuovi significati. Ma i ragazzi sembrano entusiasti.

 

E' una linea di confine sottile quella che regola l'inserimento dei privati nel mondo della scuola: il rischio è quello di una sempre maggiore ingerenza delle aziende nelle scelte formative scolastiche. Una possibilità che la legge 953 potrebbe rendere più concreta, e che bisogna invece scongiurare.