Roma – “La pista ciclabile Roma-Fiumicino? Si deve fare!”. Lo dichiara Gianfranco Di Pretoro, responsabile piste ciclabili e viabilità Federazione Ciclistica Italiana Lazio. “Insisto per la definitiva costruzione dell'ultimo lembo di pista ciclabile fino al mare di Fiumicino perché non possiamo più sopportare il ferimento e la morte di tanti cicloturisti colpevoli solo di avere la passione per la bicicletta”, sottolinea.

“Per questo motivo”, prosegue, “diciamo basta con gli schieramenti politici inutili: consiglieri e deputati che volessero impegnarsi per la ciclabile Roma-Fiumicino, un’opera utilissima per la mobilità da e verso Roma e per i turisti stranieri, sono ben accetti e riceveranno il nostro sostegno incondizionato, ossia quello dei liberi ciclisti. A questo scopo queste le dichairazioni sull'argomento del consigliere regionale Fabrizio Santori: insieme, tutti insieme, i ciclisti troveranno le giuste soluzioni”.

“A causa dell’incapacità e dell’inerzia del Campidoglio, la Regione Lazio ha definanziato l’intervento per la pista ciclabile, percorso ciclopedonale sugli argini del fiume Tevere riva destra tra il Grande Raccordo Anulare e Fiumicino. Una sconfitta per Roma che non deve passare inosservata in un momento in cui i ciclisti non hanno aree e spazi adeguati per circolare”, dichiara  Fabrizio Santori, in risposta alla richiesta di Gianfranco Di Pretoro, che gli ha sottoposto il problema.

“La vicenda è paradossale e denota tutta l’incapacità degli amministratori capitolini, che si è lasciata sfuggire una grande occasione per realizzare un progetto di mobilità alternativa. Infatti, per realizzare la pista, tra il 2007 ed il 2008 vennero impegnati oltre 1 milione 700mila euro, ma quasi mezzo milione andò in perenzione prima nel 2009, poi nel 2012, e non venne mai recuperato a causa della mancanza della consegna della documentazione richiesta comprovante l’effettiva realizzazione dell’intervento. In seguito venne data una nuova opportunità al Comune, con lo stanziamento di 600mila euro tra il 2013 ed il 2014, ma la metà tornò presto al mittente perchè il Campidoglio non presentò la rendicontazione, un altro pastrocchio della giunta dell’ex sindaco Marino. Infine, non avendo il comune mai avviato i lavori, la regione ha definanziato l’intervento”, continua.

“Sono anni che chiediamo di realizzare quell’intervento senza avere risposte da parte dell’amministrazione comunale. Se c’erano i soldi, cosa è mancato? I ciclisti della Capitale sono una risorsa che nessuna amministrazione è stata in grado di cogliere appieno. In un contesto in cui il trasposto pubblico è colmo di disservizi, la ciclabilità è l’unica mobilità sostenibile nel breve termine. Siamo molto delusi ma continueremo a lottare senza tregua, perchè la ciclabilità deve essere il faro delle amministrazioni comunali”, prosegue Fabrizio Santori. “Questa sarebbe stata l’occasione per rilanciare opere anche per i turisti e per chi vuole arrivare in bicicletta da Roma al mare che ora rischiano di essere dimenticate per anni. Ora chiedo che la Regione conceda un’altra chance all’ amministrazione comunale perchè è bene rilanciare un’opera fondamentale per la mobilità sostenibile, per il turismo e per lo sport in generale”, conclude il consigliere regionale.