Roma - La proposta che FederBalenari Italia ha lanciato ai Ministri Gnudi e Moavero e in occasione dell’incontro con le rappresentanze del 23 Febbraio è piaciuta al Governo .E’ quanto confermato da alcune indiscrezioni, nelle stanze del Ministero del Turismo, infatti,  si fa sempre più forte l’ipotesi, presentata da Renato Papagni, di aprire al mercato, già nel 2013, tutte quelle aree balneari attualmente non impegnate da concessioni demaniali marittime.

Con la conferma ufficiale da parte del Governo della chiusura della procedura d’infrazione europea n° 2008/4908, conosciuta come Direttiva Bolkestein, cresce l’interesse e la speranza, da parte dei concessionari, di risolvere il problema del settore turistico balenare con questa idea che, tradotta in Legge, significherebbe dotare le Regioni di un Piano di investimenti per la creazione di sviluppo, occupazione e valore economico.
 

Prima tra le Regioni, a prepararsi al cambiamento delle coste,  la Sicilia,  che ha annunciato l’intenzione di mettere all’evidenza pubblica il 40% delle coste balneari con lo scopo di rilanciare e valorizzare il turismo nell’isola. Sulle 30.000 imprese balneari in Italia, la Regione Sicilia, infatti  ha rilasciato fino al 2012 solo 8.000 concessioni balneari. Per questo è stato istituito un Tavolo Tecnico con il Presidente Papagni dal Governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo.

Oggetto dell’Assemblea di FederBalneari Italia a Carrara, in occasione del 13° Salone Professionale delle attrezzature Balneari, Outdoor Design e Benessere è proprio questo: l’applicazione Regionale dell’apertura al mercato delle aree balneari non impegnate da concessioni balneari nell’ottica di uno sviluppo organico della costa.
 

Dovranno essere predisposte dalla Regione di appartenenza delle griglie con dei parametri precisi che i concessionari balneari dovranno rispettare per giustificare il rinnovo della concessione a 20 anni in funzione dei programmi di investimento che vorranno attuare – afferma il Presidente Renato Papagni.
 

Nella proposta pensata da FederBaleneari Italia è previsto il rinnovo automatico delle concessioni per quegli operatori che rispetteranno i parametri della griglia che ogni Regione dovrà predisporre in funzione di due criteri fondamentali: investimenti e modernizzazione dell’offerta balneare.

Apertura al mercato estero in termini di qualità ed uso delle spiagge per utilizzazione diversificate: intrattenimento, notte, attività sportive.