Civitavecchia – Sono state 1.811 le miglia percorse dalle motovedette della guardia costiera del Lazio e 9 le persone salvate nel corso dei controlli disposti per il ponte di Ferragosto. Gli uomini  e i mezzi sono stati impegnati nei servizi di prevenzione e vicinanza ai bagnabti, in operazioni di salvataggio dopo le chiamate ricevute al numero per le emergenze in mare 1530, che ha squillato ben 87 volte. Particolare attenzione è stata rivolta alle aree a rischio, ossia  le spiagge libere maggiormente concentrate a Tarquinia, Nettuno, Anzio e Torvajanica, all’arcipelago ponziano, punto di ritrovo per barche a vela e yacht, e al litorale di San Felice Circeo dove le coste, soggette a frane, vietate e segnalate, sono comunque frequentate dai bagnanti.

 

Diversi gli interventi attuati per scongiurare situazioni di potenziale pericolo, specialmente a causa delle avverse  condizioni meteomarine che hanno interessato le coste laziali venerdì e sabato scorsi, con forti correnti marine, cui si deve aggiungere l’imprudenza di chi va per mare.  Per quanto riguarda in particolare le attività di balneazione, da registrare numerosi e decisivi interventi da parte dei bagnini grazie ai quali sono stati riportati a riva persone in pericolo, limitando così il numero degli incidenti mortali.  Tra gli eventi di maggiore rilievo, da segnalare quello in favore di una barca vela che a causa di un’avaria al motore si è incagliata tra i filari del campo di miticoltura di Gaeta, rendendo necessario l’invio sul posto della motovedetta Cp 856 della Capitaneria di porto di Gaeta, che ha tratto in salvo le cinque persone a bordo ed il salvataggio di tutti e quattro gli occupanti di un natante in fiamme al largo di Anzio.