Roma - Una nuova importantissima sentenza bastona Trenitalia per i disagi provocati ai viaggiatori. La IX sezione del Tribunale di Roma, infatti, ha accolto le tesi del Codacons, condannando la società a risarcire un passeggero costretto ad affrontare un viaggio in treno in una carrozza gelida a causa del malfunzionamento del sistema di riscaldamento. La vicenda nasce il 18 marzo del 2006 quando il viaggiatore in questione (purtroppo per Trenitalia si tratta del Presidente Codacons Carlo Rienzi) prende un treno partito da Roma e diretto a Latina. Il viaggio tra le due città, tuttavia, avviene in condizioni pessime: a causa di un guasto al sistema di riscaldamento, la temperatura a bordo è particolarmente fredda, e a nulla valgono le proteste dei passeggeri rivolte al capotreno.

Così Rienzi si rivolge al Giudice di Pace di Roma, vincendo una prima causa e ottenendo una sentenza che condanna Trenitalia a risarcire i danni da “carrozza fredda”. L’azienda presenta appello al Tribunale civile di Roma che oggi conferma quanto sostenuto dal giudice di pace e ribadisce il diritto del passeggero al risarcimento del danno subito.

Scrive il giudice Dott.ssa Marzia Cruciani nella sentenza:

“Considerato che la sentenza impugnata argomenta in modo esaustivo le ragioni per le quali è stata riconosciuta la sussistenza del disservizio – quantomeno al mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento -; che parimenti è stata riferita una situazione di profondo disagio fisico, anche presumibile, data l’età del Rienzi e la collocazione temporale dei fatti; che non vi è ragione per non dare credito alle affermazioni dei testi che hanno riferito del disservizio e delle condizioni di accentuato malessere del Rienzi; […] Ritenuto che il danno lamentato sia suscettibile di risarcimento… conferma per il resto la sentenza impugnata”.

Ora Trenitalia dovrà pagare non solo i 350 euro di risarcimento come previsto dal Giudice di pace – spiega il Codacons – ma anche 700 euro di spese legali all’associazione, per l’inutile ricorso presentato in appello. L’associazione in vita tutti i viaggiatori che dovessero trovarsi in analoghe situazioni, a rivolgersi al Codacons per ottenere, sulla base di tale decisione, un indennizzo per i disagi subiti.