Un arcobaleno di volti: questo sembravano le circa trecento persone che domenica pomeriggio hanno riempito il parco Arcobaleno divia Lilloni ad Acilia : una festa di colori, suoni, sapori, emozioni ed esperienze provenienti dal quartiere e dal mondo.

“Sono più di 10 anni che viviamo questa bellissima esperienza all’interno del Centro Giovanile Madonna di Loreto e della parrocchia San Carlo da Sezze. La sfida che abbiamo voluto proporre questa volta insieme a don Fabrizio, alla comunità di Sant’Egidio, all’istituto Leonori e alle scuole del quartiere, è stata quella di portare l’integrazione in piazza, far vedere fisicamente come l’immigrazione, vissuta nel modo giusto, sia molto altro rispetto ai soliti episodi di cronaca. È una possibilità di crescita reale per tutto il territorio sulla quale bisogna avere il coraggio di scommettere a cominciare dai bambini, mediatori culturali ‘naturali’ fra le diverse comunità” commenta Emiliano Boschetto, presidente del C.I.A.O. onlus ed insegnante della Scuola di Italiano per stranieri ‘Effathà’.

“Il successo della festa è racchiuso in due immagini: i bambini e gli adulti che tornavano a casa con disegni e macchie di colore su tutto il corpo frutto di una festa che evidentemente li ha contagiati; i sorrisi orgogliosi degli studenti che hanno ricevuto il diploma dopo un anno di lavoro fatto per se stessi ma anche per la comunità che li ospita e della quale vogliono sentirsi sempre di più protagonisti” fa notare Flavio Tannozzini, preside della Scuola di Italiano. Commuoventi poi le parole di don Fabrizio Centofanti che, nel consegnare i diplomi ai ragazzi, ha ricordato Domma (don Mario Torregrossa), quel prete ‘visionario’ che da poco ci ha lasciato ma il cui lavoro continua a mostrare tracce profonde nell’impegno a favore dei giovani e degli emarginati del territorio.

Di tutti i colori è stata poi anche la presenza degli esponenti politici locali (Rasi e Pannacci per il Pdl, Spanò e il coordinatore Droghei per il Pd, Ricci dei Verdi) che hanno voluto testimoniare quell’unità di intenti del XIII municipio verso l’integrazione che si era già vista a dicembre con l’approvazione trasversale di un ordine del giorno in appoggio alla legge Sarubbi-Granata sulla cittadinanza, quello stesso disegno di legge che sostiene la provincia di Roma con la campagna ‘L’Italia di chi ci nasce e di chi la ama’. Non formali in tal senso sono sembrate le parole del presidente Vizzani - presente anche a questa II edizione della Festa – che, oltre ad apprezzare il lavoro delle realtà presenti, ha proposto concretamente che nel progetto di assegnazione della gestione dei parchi pubblici ad associazioni e imprese del municipio possa essere previsto anche un parco dell’integrazione.

Infine, con l’ormai classico aperitivo multi-etnico - cui hanno dato il loro apporto anche alcuni negozianti della zona - accompagnato da balli e canti in tutte le lingue, si è conclusa una giornata che ha contribuito sicuramente a rendere il XIII un municipio un po' più colorato e solidale.