di Carmine Amoroso
Per citare un film cult, quella appena trascorsa è stata “Una lunga estate calda” per tecnici e atleti delle Fiamme Oro Rugby che, dopo la vittoria nel Cortina Seven di fine luglio, hanno potuto fruire di poco più di una settimana di stop, prima di iniziare la preparazione fisica in vista del prossimo campionato di Serie A1, con l’obiettivo e la ferrea determinazione di conseguire quella vittoria finale sfuggita lo scorso anno, insieme al passaggio nell’Eccellenza, per un insieme di circostanze più o meno fortuite. I preparatori atletici Riccardo Di Maio e Mirco Sestili hanno messo letteralmente sotto torchio tutti i ragazzi della squadra della Polizia di Stato che, da parte loro, non si sono risparmiati, allenandosi duramente ogni giorno. Periodo culmine della preparazione per i boyz di coach Sven Valsecchi, sono stati i dieci giorni trascorsi in Val di Fassa, alla fine di agosto, ospiti del Centro addestramento alpino della Polizia di Stato a Moena (TN) ed impegnati in duri lavori atletici finalizzati al raggiungimento della forma ideale, in vista degli incontri pre-campionato che si terranno nei prossimi giorni di settembre. L’estroso tecnico dei leoni cremisi quest’anno, grazie ai nuovi innesti, può contare su una rosa di 36 atleti, che, insieme al suo vice Rocco Salvan, ha impegnato non solo con i classici lavori di preparazione, ma anche con due giorni di allenamento alternativo costituito da lunghe marce “zavorrate” (zaino in spalla) per le Dolomiti: dal Passo S.Pellegrino (1.900 mt.) a quello delle Selle a 2.530 metri per poi arrivare a Cima Campagnacia (2.737 mt). Al termine della loro permanenza, la squadra e lo staff hanno ringraziato Andrea Salmeri (comandante della scuola di Moena, nonché ex rugbysta
delle Fiamme Oro), il personale del Centro addestramento alpino e la città di Moena per la disponibilità, la cordialità con cui sono stati accolti ed ospitati. Nei prossimi giorni la squadra della Polizia di Stato sarà impegnata in una serie di importanti test match: il 10 settembre a Rieti in un triangolare con Avezzano e Arieti, il cui incasso verrà devoluto in beneficenza per la piccola Giorgia Pagano (la bambina di tre anni affetta dalla rarissima sindrome di Berdon, malattia che la costringe a non alimentarsi ed a vivere collegata 16 ore al giorno ad una pompa infusoria per la completa mancanza di motilità dell’intestino); mentre il 16 e il 23 prossimi con la Lazio, allo stadio dell’Acqua Acetosa di Roma.