Roma - Si è svolta a Roma dal 17 al 19 ottobre la Fiera Enada – Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco. L'evento, organizzato da Sapar (rappresentante dei gestori degli apparecchi da gioco e da intrattenimento) e da Rimini Fiera con il patrocinio di AAMS, ha festeggiato il suo quarantesimo compleanno con risultati record: il numero dagli operatori presenti quest'anno (15.896) ha infatti superato di 8.1 punti percentuali i quattordicimila operatori del 2011. All'evento hanno partecipato 200 aziende (con il 35% degli espositori provenienti dall'estero), che hanno occupato tre padiglioni della Nuova Fiera di Roma per un totale di 30mila metri quadrati.
Enada è da quarant'anni il luogo in cui gli operatori e le aziende della filiera si incontrano per condividere le principali innovazioni di prodotti, servizi e tecnologie adottate. Quest'anno, l'evento è stato accompagnato anche da una riflessione sul gioco responsabile e sull'educazione al gioco. Durante il convegno “L'impatto sociale del gioco: analisi e riflessioni”, i relatori hanno sottolineato come, pur non dovendo demonizzare un settore in forte espansione che ha prodotto più di centomila posti di lavoro, occorre sensibilizzare la popolazione al tema del gioco responsabile per evitare il fenomeno della ludopatia.
L'attenzione alle conseguenze sociali del gioco va di pari passo alla consapevolezza che si tratti di un comparto in fortissima crescita, che ogni anno riversa nelle casse dello Stato miliardi di euro grazie al prelievo fiscale. Proprio quest'ultimo è un aspetto cruciale sul quale molto si sta discutendo. Secondo i dati riferiti al pubblico di Enada – prodotti dal Centro Studi Automat-Sapar e già riferiti in
Commissione Finanza Camera dei Deputati dal Direttore Generale dell'AAMS Luigi Magistro – la crescita della spesa di gioco nei primi mesi del 2012 (+20% circa) non corrisponde ad una crescita delle entrate erariali, che anzi sono diminuite del 10% rispetto al 2011. Il fenomeno è solo apparentemente contraddittorio, perché in realtà dipende dallo spostamento dei giocatori su giochi come videolottery, poker cash e newslot, tutti caratterizzati da un alto pay-out per i vincitori e da livello di tassazione più basso che in altre attività come le scommesse ippiche, le scommesse sportive, gli
skill games o il Lotto. Resta da vedere se l'aumento dell'aliquota fiscale previsto nel 2013 per le videolottery muterà questa situazione. In attesa di ulteriori evoluzioni, rimaniamo con gli occhi puntati alla prossima Enada, che si svolgerà a Rimini a marzo del 2013.