Crisi Alitalia, l’appello delle istituzioni al governo per salvare la compagnia
Fiumicino – Sono giornate decisive per il futuro di Alitalia: a rischio un ridimensionamento dello scalo ed il taglio di 5.000 dipendenti. “La decisiva questione relativa alla compagnia e all'Aeroporto di Roma rappresenta attualmente una tematica di assoluto rilievo e importanza per la nostra Regione”, interviene il consigliere Pdl alla Regione Lazio Pietro Di Paolo. “Sono molte le criticità emerse – continua Di Paolo - su tutte la necessità di salvaguardare i livelli occupazionali e, allo stesso tempo, assicurare il futuro di un'azienda, e del suo vastissimo indotto, che contribuisce allo sviluppo e alla crescita dell'economia locale. Proprio per questo, considerata poi la complessità dell'intera vicenda e l'articolazione dei soggetti istituzionali in campo, ritengo urgente dedicare al più presto un consiglio straordinario regionale a tale situazione. Visto, tra l'altro, gli scarni odg che molto spesso contraddistinguono le sedute d'aula”, conclude. Sul problema Mirko Coratti, presidente dell’assemblea capitolina, sollecita l’avvio di un dibattito. “Alitalia è una delle realtà più importanti di Roma e del Lazio. Una risorsa indispensabile per un settore tanto significativo per l’intera città: il turismo. Per questo deve essere tutelata con tutte le forze, perché in grado di garantire espansione e sviluppo all’intera regione. Con il ridimensionamento di Alitalia le ripercussioni sul settore economico della Capitale sarebbero pesantissime non solo per la riduzione di 5.000 posti di lavoro, ma per l’intero indotto che gravita intorno all’azienda. Ritengo opportuno, a questo proposito, che l’Assemblea capitolina debba farsi carico di un’iniziativa rivolta al governo perché vengano individuati prima possibile risorse e partner validi che possano scongiurare sia il ridimensionamento sia, peggio ancora, il fallimento dell’azienda”, afferma.
E il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Faccio appello al Governo affinché si utilizzino tutte le risorse disponibili e tutti gli strumenti per sventare un ulteriore dramma per il sistema aeroportuale della Capitale, per Alitalia e per l’intero sistema del trasporto aereo nazionale”. “Già con la privatizzazione di Alitalia – spiega Zingaretti – i lavoratori dell’ex compagnia di bandiera hanno pagato un duro prezzo con migliaia di cassintegrati, ancora oggi abbandonati al loro destino, e centinaia di esuberi nel sistema aeroportuale di Roma. Se dovesse andare in porto il ridimensionamento di Alitalia a vettore regionale, si tratterebbe di un ulteriore duro colpo per l’economia di Roma e per la più importante infrastruttura del Paese, per il sistema aeroportuale romano, che conta circa 30.000 addetti compreso l’indotto”. “Ecco perché – conclude Zingaretti - ritengo che il Governo debba tentare qualsiasi strada, valutando attentamente se ricorrere alla Cassa Depositi e Presititi, perché Alitalia e l’aeroporto di Fiumicino rappresentano un asset strategico per l’economia del Paese, per il trasporto aereo nazionale e per il turismo che non possiamo assolutamente permetterci di perdere per incapacità e mancanza di visione strategica”.
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