Fiumicino - Un terreno di 10 mila metri quadrati a due passi dal Terminal uno, un complesso alberghiero da gestire con non meno di quattro stelle. C’è tutto nel cosiddetto “invito a manifestare interesse” lanciato da AdR, la società che gestisce l’aeroporto di Fiumicino, in questi giorni: 23 metri d’altezza, 40 mila metri cubi nei quali concentrare 220 stanze. Non più di due anni per i lavori. Le catene alberghiere interessate possono farsi avanti. Unica clausola: debbono fatturare più di 100 milioni di euro l’anno.

“Aeroporti di Roma ha fatto le cose per bene. L’inizio del piano di raddoppio aeroportuale. La prima pietra del mega progetto di speculazione che colerà sul nostro territorio con il bene placito di questa maggioranza”, denunciano i consiglieri del comune di Fiumicino, Michela Califano e Paolo Calicchio.
“Da una parte AdR blocca lo sviluppo urbanistico di Fiumicino nord, rivolgendosi al Tar e strappando una sentenza tutta a suo favore in cui decreta lo stop agli atti amministrativi che riguardano Fiumicino nord e la zona delle Vignole, perché rischiano di interferire con l’operatività attuale e futura dello scalo, dall’altra nessuno impedisce questa evidente discrasia dove il Comune e i cittadini non possono alzare nemmeno un muretto nei pressi dell’aeroporto per la  sicurezza”, sottolineano. Il cosiddetto cono di volo non permette di edificare case oltre tre piani a Fiumicino però AdR, vicino al Terminal 1, fa un bell’albergo di 23 metri d’altezza.

“E il sindaco che era stato chiamato a bilanciare gli interessi di AdR con quelli della città? Perché non prende posizione? Evidentemente lui e la sua maggioranza hanno già deciso di sacrificare la città in nome di degli interessi speculativi di Aeroporti di Roma. In barba a tutti quei dipendenti che ogni giorno vengono buttati in mezzo alla strada.
O forse AdR ci vuol far credere che questo nuovo albergo sia il primo passo verso quei 320mila nuovi assunti che Fiumicino 2 porterebbe con sé”, concludono.