Fiumicino - “Se fosse confermata l'indiscrezione riportata oggi dagli organi di stampa secondo la quale il piano Air France per l'Alitalia conterrebbe 4mila tagli al personale e il ridimensionamento dell’aeroporto di Fiumicino, ci troveremmo davanti a uno tsunami economico e sociale con ricadute drammatiche sul nostro territorio. Competenze, professionalità e vite di lavoro all’interno dell’azienda andrebbero in frantumi dopo che già nel 2008 migliaia di dipendenti dell’ex compagnia di bandiera, molti dei quali residenti nel nostro Comune, sono stati abbandonati al loro destino. Le notizie scarse e frammentarie sulla reale situazione di Alitalia-Cai e sulle strategie societarie, agita lo spettro di nuovi licenziamenti e genera una situazione di giustificato allarme sociale. Ho appena inviato una lettera per chiedere un urgente incontro al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. Occorre creare le condizioni per presentarci a un tavolo di discussione su Alitalia con una compagnia viva e dobbiamo pretendere la capitalizzazione della società. Altrimenti si rischia la svendita del comparto aeroportuale, di uno dei più importanti asset strategici per lo sviluppo del Paese sulla pelle dei nostri lavoratori”.


“L’Alitalia è un’azienda strategica per il sistema Paese e per la Capitale. Il sistema aeroportuale romano dà lavoro a 36mila persone, tra dipendenti diretti ed indotto, in questa nuova difficile congiuntura per l’azienda è importante non ripetere gli errori commessi nel recente passato. Oggi il nostro primo obiettivo deve essere quello di tutelare i lavoratori, mi impegnerò personalmente con il governo, assieme alla Regione Lazio, per salvaguardare la stabilità occupazionale. Abbiamo deciso di fare del turismo uno degli asset principali dello sviluppo economico della Capitale, non possiamo permettere che il sistema aeroportuale cittadino subisca un nuovo ridimensionamento e che a pagarne le conseguenze siano i lavoratori”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Roma Ignazio Marino.