Fiumicino – Sospetto caso di legionella all’aeroporto di Fiumicino. Secondo quanto riportato da Blogo e Cinque quotidiano un addetto alle spedizioni sarebbe stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito di Roma perché contagiato da questo batterio, la legionella pneumophila, meglio nota come la ‘malattia del legionario’. In considerazione della gravità dell’infezione che colpisce i polmoni e che si manifesta come una polmonite con esiti a volte mortali,  l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli due giorni fa, giovedì 17 luglio, ha diposto misure precauzionali a tutti gli impiegati per l’uso dell’acqua anche se non vi sarebbe un riferimento a questa ipotesi. A quanto sembra ad essere contaminato sarebbe l’impianto idrico nell’edificio comune di Cargo City. Per questo motivo è stato suggerito di “evitare l’uso dell’acqua per le abluzioni ed evitare gli asciugatori a getto d’aria. In caso di lavaggio, usare il sapone e asciugare subito con salviette di carta. E non bere dai rubinetti”. E’ stato inoltro richiesto che Aeroporti di Roma, la società che gestisce lo scalo, provveda “ad un intervento di sanificazione”. Sono già in corso le verifiche  dell’Arpa Lazio e della Asl Roma D che fino ad oggi hanno dato esito negativo. Il batterio della legonella fu scoperto nell’estate del 1976 quando quando ne furono affetti dei veterani dell’American legion durante una riunione in un hotel di Filadelfia. Di questi soldati ne morirono 34 su 221 contagiati su 4mila. Si tratterebbe di un nuovo microorganismo individuato nell’impianto di condizionamento dell’albergo: prevalentemente prolifera lì e anche nelle tubature dell’acqua.