Associazione Sociale e Sicurezza: "Allarme prostituzione a nord di Fiumicino"
Fiumicino - "Uno spettacolo indecoroso che è in preoccupante aumento. Una vera e propria piaga", la definisce Giulio Incoronato, V.Presidente dell’associazione Sociale&sicurezza. In barba al decoro e alla decenza le “lucciole” si mettono ai bordi delle strade - seminude, seni e glutei al vento – arterie che portano alle scuole ( Torre in Pietra ex Albertini; e Aranova ) ove bambini devono convivere con lo spettacolo di donne che mostrano la loro mercanzia, tra cumuli di rifiuti.
Nonostante l’impegno di alcune Associazioni territoriali e i numerosi articoli su testate giornalistiche vi e’ una inaccettabile negligenza istituzionale, difatti le sbandierate ordinanze comunali emesse per contrastare il fenomeno sono rimaste su carta , perché i vigili urbani - in sotto organico - vengono dirottati in altre mansioni e le Forze dell’ordine sono rimaste con un organico che avevano venti anni fa’ e devono coprire un territorio vasto .
Corpi che devono costantemente far fronte a tagli e carenze mimando quella percezione della sicurezza che tanto viene sbandierato in campagna elettorale dai vari schieramenti. Leggiamo comunicati di Politici ed associazione che lanciamo proposte strampalate, o che fanno a gara per dare le colpe di quanto sta avvenendo all’Autorità di riferimento o naturalmente a coloro che li hanno preceduto. La questione della sicurezza secondo l’Associazione Sociale & Sicurezza non deve avere coloro politico ne tanto meno essere uno slogan elettorale ma un valore da sviluppare e da difendere .
Compito delle Istituzioni e quello di tutelare i cittadini – che stanno manifestando il proprio disappunto in questa questione attraverso anche la raccolta di firme - e’ quello attuare una politica di rigore e rappresentare l’emergenza nei comitati Provinciali. La prostituzione difatti leggendo il rapporto di libera e’ solo un tassello delle attività dei clan (46) – che stanno attanagliando Roma e provincia - oltre al riciclaggio al traffico di stupefacenti, all'usura al mercato del lavoro nero, fino al controllo della grande distribuzione e degli esercizi commerciali. "Auspichiamo – conclude Incoronato - che si ritorni ad investire sulla Sicurezza, basta slogan e vari patti, un bene primario che abbiamo il dovere di garantire per i nostri figli e per la collettività". Ha concluso l'associazione.
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