Fiumicino approva l’appello al governo sull’ abolizione del reato di immigrazione clandestina
Fiumicino - Il consiglio comunale di Fiumicino ha approvato un appello al governo e al Parlamento per l’immediata abolizione del reato di immigrazione clandestina. “L'oggetto di quest'ordine del giorno –specifica il presidente della commissione servizi sociali, Angelo Petrillo - è la richiesta ai livelli politici istituzionali nazionali per l'abrogazione di alcuni strumenti normativi che, a nostro parere, sono ormai desueti e non adatti alla realtà contemporanea. Dietro la richiesta di abrogazione del reato di clandestinità e della Legge Bossi Fini non c'è assolutamente una motivazione prettamente ideologica, ma una considerazione di fatto. Queste norme sono concepite secondo un'ottica che non corrisponde alla realtà dei fatti. La Legge Bossi Fini contiene un errore di impostazione, guarda al breve periodo, alla risoluzione dell'emergenza. E' imperniata sulla permanenza momentanea dell'immigrato creando così una inevitabile discrepanza tra la realtà e la Legge e aumentando così il disagio e le problematiche per l' Italia – prosegue Petrillo - L'immigrazione italiana è ormai strutturale e sono quindi necessarie politiche che prendano in considerazione l'immigrazione come elemento fisiologico di un paese che pretende di far parte dell'occidente. Abbiamo necessità di impostare una politica seria sull'immigrazione, che guardi al lungo periodo, ad un'integrazione positiva di un immigrato socialmente attivo che sia una risorsa per la società. Logicamente l'impegno va preso anche a livello europeo ed internazionale. Ed è qui la sfida più importante. Sarà necessario costruire dei corridoi umanitari e soprattutto armonizzare le politiche migratorie a livello europeo. Ma soprattutto far sì che chi entra in Italia abbia il diritto di transitare e giungere in altri paesi, che molto spesso sono le reali mete desiderate. Non è casuale la scelta di presentare quest'ordine del giorno a Fiumicino, città con più del 12% di immigrati. Ed è qui che non possiamo permetterci di lasciare ai margini nessuno. Ora che governiamo questo territorio abbiamo l'obbligo di interagire con questa importante parte della popolazione e avviare politiche di conoscenza e integrazione. Per questo motivo abbiamo avviato un percorso di studio, analisi e proposizione, con la Commissione ai Servizi Sociali e la Commissione alla Cultura e Pari opportunità – conclude Petrillo - Sono rimasto abbastanza colpito dall’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri del centrodestra, nonostante la precedente sottoscrizione del documento da parte di alcuni esponenti del PDL. Probabilmente alla resa dei conti le ragioni propagandistiche elettorali hanno avuto la meglio sulle motivazioni dell’ordine del giorno”.
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