B4a, Terrevoli: "L'amministrazione comunale si costituisca parte civile”
Fiumicino – B4, tutto bloccato. Tutto fermo da anni a Fiumicino. Sulla vicenda interviene Cristian Terrevoli, leader del Movimento Progetto Tricolore. Che, ricordando quanto affermato dalla maggioranza di centrodestra lo scorso mese di settembre, ovvero che nel sottosuolo ci sarebbe del gas e che una “mente occulta” bloccherebbe lo sviluppo economico del paese, va dritto al sodo.
“Se le cose stanno in questi termini, per quale motivo il comune di Fiumicino non intraprende un’azione legale a tutela dei cittadini e dei proprietari terrieri, magari costituendosi parte civile?”, suggerisce Terrevoli.
“Le parole utilizzate nel comunicato dove si annunciava un nuovo decreto di vincolo e quindi un ulteriore blocco per i terreni B4a e comparti per la presenza di gas erano significative ed indicative di una strategia di lobby tecnocratica che starebbe tentando di tutto per bloccare lo sviluppo edilizio del comune”, prosegue il leader del movimento.
“Se ciò fosse saremmo di fronte ad ipotesi di reato dove i danneggiati sarebbero i proprietari terrieri e le aziende edili colpite. A rilasciare queste dichiarazioni non è stato il sottoscritto ma il consiglio comunale di Fiumicino”, insiste Terrevoli: “e allora, su questi dubbi, perchè l'istituzione comunale non prende la responsabilità di azioni legali che vadano a contrastare e a detonare chi oggi vuole mettere un freno allo sviluppo a favore di strategie lobbistiche di entità evidentemente molto influenti nel nostro territorio?”.
“Riteniamo che per la risoluzione del problema gli amministratori debbano fare la propria parte così come la stanno facendo i cittadini proprietari terrieri che pagano centinaia di migliaia di euro di Imu per terreni che edificabili non sono”.
“C'è gente costretta ad accendere mutui e che per i prossimi anni sarà costretta a spendere le stesse cifre senza poter costruire: questo è veramente difficile da accettare. Crediamo che questa sia un' occasione più unica che rara per dare un segnale di credibilità e di attaccamento ad una comunità e ad un territorio colpito da un serio problema, magari offrendo una tutela legale a chi oggi non può permettersela perchè già impegnato a pagare i tributi del proprio terreno. Se ciò non avvenisse saremmo costretti a pensare che allora le volontà sono altre”, conclude.
Tags: fiumicino