Fiumicino, Baccini incontra i sindacati del trasporto aereo: “Più stabilità e mezzi di trasporto locali”
“La mia amministrazione vuole che l’hub di Fiumicino diventi centrale nello sviluppo dell’intera città e che tra l’aeroporto e la città ci sia una metropolitana leggera che colleghi e serva in un senso e nell’altro il collegamento per il centro così da far vivere la città”
Fiumicino - “Ieri ho incontrato i segretari dei principali sindacati del trasporto aereo che mi hanno rappresentato le esigenze dei lavoratori aeroportuali e quelli dell’indotto. L’hub di Fiumicino vede impiegati 42mila operatori e vale il 10% del pil regionale. Ma l’aeroporto è il suo indotto devono poter essere un supporto per la città e non essere considerati un corpo a se stante mal collegato e indipendente. La mia amministrazione vuole che diventi centrale nello sviluppo dell’intera città e che tra l’aeroporto è la città ci sia una metropolitana leggera che colleghi e serva in un senso e nell’altro il collegamento per il centro così da far vivere la città. Ho sempre avuto un dialogo aperto con i rappresentanti delle maestranze perché da loro ho potuto individuare le necessità e le potenzialità che possono essere sviluppate per la città”.
Queste le parole del candidato sindaco Mario Baccini che si è impegnato con i rappresentanti delle sigle sindacali che ieri erano presenti all’incontro in via Maffettone: Ivan Viglietti (Segretario Nazionale UIL Trasporti), Francesco Rocco Alfonsi (Federazione Nazionale UGL Trasporto Aereo), Massimo Celletti (in rappresentanza del Segretario Nazionale Trasporto Aereo
FILT CGL) e Stefania Fabbri (Segretario Regionale FIT CISL Lazio) hanno rappresentato le urgenze dei lavoratori.
Tra le priorità dei sindacati la stabilizzazione dei lavoratori, attualmente precari con basso reddito e soprattutto stagionali, una maggiore attenzione per chi vive e lavora in aeroporto con più servizi come asili nido per le
Madri lavoratrici, soprattutto una rete di trasporti più efficiente che colleghi la città con l’aeroporto per rendere agevole e meno oneroso il trasporto verso il posto di lavoro anche in vista del proposito di rimettere a pagamento i posti auto per i dipendenti. In generale i sindacati chiedono maggiori tutele per i lavoratori dell’indotto.