Fiumicino, si taglia le vene in un bagno dell’aeroporto: muore dissanguato
Fiumicino – Si è suicidato tagliandosi le vene con una lametta in un bagno dell’aeroporto di Fiumicino. Ed è poi morto dissanguato. A suffragare l’ipotesi del suicidio, oltre al ritrovamento della lametta da parte degli inquirenti, anche le profonde ferite sull’avambraccio sinistro rilevate dal medico legale che ha esaminato il cadavere. In più, gli investigatori hanno ritrovato un bigliettino, scritto in un italiano incerto, in cui l’uomo, probabilmente uno straniero, preannunciava il suo gesto. Anzi, il poveretto in quel pezzo di carta chiedeva di essere sepolto in Italia.
L’uomo, carnagione chiara e apparente età di 30, 35 anni, verosimilmente originario dell’est Europa, è stato ritrovato questo pomeriggio intorno alle 15 in una toilette del Leonardo da Vinci, nella zona arrivi del terminal 3, prossima ad una banca. Ma potrebbe essere morto alcune ore prima il ritrovamento. A fare la macabra scoperta gli addetti alle pulizie dell’aeroporto che trovando la porta chiusa, dopo aver bussato ripetutamente, hanno deciso di aprirla utilizzando il passe-partout.
Alla loro vista il corpo privo di vita dello straniero, sporco di sangue, seduto per terra in quello spazio angusto con le spalle appoggiate contro il muro, accanto al water. Qualche macchia di sangue anche sul muro e sul pavimento. Il personale, sconvolto, ha provveduto ad allertare immediatamente gli agenti della Polaria dello scalo romano che a loro volta hanno informato il magistrato, la polizia scientifica ed il medico legale.
Fino all’arrivo del medico legale gli investigatori non si sono pronunciati sulle cause del decesso, sulle quali ha poi fatto luce il medico legale. Il cadavere è già stato trasferito nell’istituto di medicina legale di Roma per essere sottoposto ad esame autoptico. E’ stata disposta un’indagine per risalire alla sua identità: era infatti privo di documenti e gli inquirenti procederanno, tra l’altro, con il rilievo delle impronte digitale che potrebbe rivelare la sua identità. Potrebbe trattarsi sia di un passeggero sia di un clochard. Al momento del decesso indossava dei pantaloncini corti ed una maglietta nera. Resta da fare anche luce sui motivi di questo tragico gesto. Indaga la Polaria.
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