Fiumicino - "Finalmente anche presso il comune di Fiumicino si riunisce la commissione bilancio per discutere del regolamento della nuova IMU. L’’imposta municipale unica, con annessa variazione catastale, sostituisce l’ICI, in maniera più onerosa per i cittadini e meno conveniente per i comuni stessi, ai quali resteranno solo briciole per fornire servizi e prestazioni ai cittadini. Una tassa vera e propria che serve solo per aumentare il gettito allo stato e che il governo tecnico sostenuto da tutti ha introdotto dopo la disastrosa esperienza della destra al governo del paese. A Fiumicino la previsione della nuova imposta ha già prodotto scontento. Soprattutto in chi in questi anni ha visto decrescere i servizi e il decoro della città senza ricevere certezze. E’ il caso della nota questione B4A e relativo rischio idraulico." Lo dichiara in una nota Paolo Calicchio, consigliere Pd. 

 

"Io sono molto preoccupato come cittadino, ma soprattutto come amministratore perché la comparsa di manifesti anonimi ( foto allegata ) con un simbolo inequivocabile e accuse alla politica e soprattutto alla maggioranza e al suo al sindaco, assente, invita ad una disobbedienza civile, non pagando ICI perché dovuta all'amministrazione che non compie il suo dovere a chi non è riconosciuto più come guida della città."


"Io condanno fortemente questo atteggiamento di antipolitica; certo ne comprendo i motivi generali e mi rendo conto che oggi è difficile concedere credibilità ad una classe dirigente soprattutto locale che è stata delegittimata ovunque. Che non è stata in grado, in 9 anni di malgoverno, di risolvere nessun problema dei cittadini; anzi, nella maggior parte dei casi li ha aggravati. Tuttavia mettersi fuori legge non è la soluzione. Non pagare l’IMU significa dare corso ad un contenzioso in cui comunque sarà  il cittadino a perdere. Bisogna aspettare le prossime elezioni per rifarsi verso chi si è preso gioco del territorio e dei cittadini. E in questo tempo costruire insieme l’alternativa, per rianimare e riaccendere la città, la sua economia e tutte le questioni che hanno fino ad ora strozzato le energie locali.  In ogni caso in commissione, e lo farò anche in consiglio nelle sessioni di Bilancio, a nome del PD- conclude Calicchio -  ho chiesto che l'aliquota IMU per la prima casa sia fissata e bloccata ai valori imposti nel decreto 'salva Italia' redatto dal governo Monti, cioè al 0,4 per mille. come ha fatto Renzi, sindaco di Firenze, quella si una città virtuosa e allo stesso tempo di alzare l'Imu sulla seconda casa, specie per chi le tiene sfitte."