Fiumicino – Mercati del pesce all’ingrosso e rionali, la piccola e grande distribuzione, i punti vendita nonché i ristoranti di specialità orientali e nostrane sono stati accuratamente controllati dagli uomini della capitaneria di porto di Roma e dell’ufficio di Ostia durante un’intensa settimana di verifiche volte a monitorare e reprimere gli illeciti nel settore, ma principalmente a garantire la tutela del consumatore.


Al termine delle ispezioni sono state elevate 2 notizie di reato a carico di altrettanti negozi per frode in commercio, comminate 14 sanzioni amministrative per un totale di 20.830 euro e sequestrati 143,85 chili di pesce di diversa specie. Le violazioni più significative accertate riguardano le condizioni igienico-sanitarie e la mancanza di documentazione attestante la provenienza e tracciabilità dei prodotti ittici.

 
L’operazione, ribattezzata ‘Primavera 2013’, ha visto l’impiego della squadra di polizia marittima e diversi nuclei operativi di difesa del mare, per un totale di 30 militari che hanno verificato la corretta etichettatura dei prodotti venduti e le relative informazioni obbligatorie da fornire al consumatore finale, nonché le previste autorizzazioni sanitarie per la vendita/somministrazione di molluschi e prodotto ittico, e la documentazione provante la rintracciabilità e tracciabilità dei prodotti ittici messi in vendita.


Sono state monitorati i comuni di Fiumicino e Roma, con particolare attenzione ai quartieri della Capitale più esposti al rischio della commercializzazione di pesce e crostacei non idonei.