Fiumicino – ‘Caro mense’ nelle scuole di Fiumicino dove da quest’anno è stato introdotto il pagamento della refezione in base all’attestazione Isee, con un aumento delle tariffe passate da 2,50 euro a pasto per tutti dell’anno scorso fino a 4,50 per chi ha un Isee oltre i 35mila euro. In almeno cinque scuole del comune i genitori, forti di una sentenza del Tribunale di Torino, si sono mobilitati dall’inizio dell’anno scolastico per permettere ai loro figli di portare il pranzo da casa.

“Sono circa 50 i bambini delle scuole primarie di Fiumicino che portano o vorrebbero portare il pasto da casa”, spiega Dania Moretti, mamma di un alunno dell’I.C. G.B. Grassi di Fiumicino: “purtroppo ci sono stati dei problemi con i dirigenti scolastici che in alcuni casi hanno vietato per un problema di ‘contaminazione’ l’ingresso del cibo a scuola, in altri hanno proposto che i genitori prendessero i figli durante la pausa pranzo, mentre in altri ancora hanno diviso i bambini lasciando mangiare in classe chi porta il pranzo da casa. Noi chiediamo”, sottolinea la signora, “di rivedere le tariffe per fasce di reddito, di reinserire le agevolazioni per il terzo figlio e di fare verifiche sulla qualità e quantità del cibo somministrato dalla cooperativa che ha vinto l’appalto per le mense”. Intanto, grazie alla sentenza del Tribunale del capoluogo piemontese, i genitori vogliono far valere il diritto a far portare il pasto da casa.

Secondo quanto si apprende, al momento avrebbero aderito alla protesta i genitori delle scuole G.B. Grassi, via Rodano, Colombo, Porto Romano e Marchiafava ma le famiglie stanno aumentando tanto che alcune classi, partite con un solo bambino, ora ne avrebbero cinque che non utilizzano il servizio mensa.


Un gruppo di genitori ha inoltre deciso di preparare attraverso il Codacons un'istanza per chiedere al Comune e ai dirigenti scolastici di accettare il pasto da casa. Secondo quanto disposto nella delibera comunale del 5 aprile scorso, per la refezione scolastica è prevista l’esenzione fino a 5.165 euro di Isee (indicatore della situazione economica equivalente). Per la fascia da 5.165,10 a 22.660 sono previsti 2,50 euro a pasto, 3,80 da 22.661 a 35mila. Oltre i 35mila il costo è 4,50 a pasto.

“Sulla mancanza dell’esenzione del terzo figlio c’è stato un errore tecnico dell’amministrazione e provvederemo a reinserirla il prossimo anno – dichiara l’assessore alla scuola del Comune di Fiumicino Paolo Calicchio - così come verranno inserite altre fasce di reddito Isee. Per quest’anno scolastico chi ha un Isee fino a 22mila euro paga 2,50 euro come l’anno scorso, inoltre fino ai 5.165 euro c’è l’esenzione totale. Sono fermamente convinto che l’Isee sia un elemento di giustizia sociale: in Italia bisogna abituarsi che chi ha di più paga di più”.

“E’ scandaloso quello che sta accadendo a Fiumicino – dichiarano i consiglieri d’opposizione Mauro Gonnelli, Federica Poggio, William De Vecchis - Abbiamo denunciato questi aumenti del cento per cento ad aprile, nell’ultimo bilancio. Il problema? Gli indicatori economici totalmente sballati. Abbiamo più volte chiesto di rivederli e modificarli. Ci siamo anche proposti di lavorare assieme all’amministrazione a un nuovo modello che prevedesse tariffe più eque e sconti per secondo, terzo figlio e ragazzi con disabilità ma nessuno ci ha ascoltato. Si tratta di aumenti che vanno ad aggiungersi a ulteriori aumenti, rette degli asili, tassa sui rifiuti, tassa sui servizi. Una tassazione assurda che sta impoverendo oltre il 90 per cento delle famiglie di Fiumicino”.