Fiumicino, “Immondizia, cassonetti e telecamere. Un fiume di denaro”
Fiumicino – “La raccolta dei rifiuti non funziona, le discariche abusive sono in aumento, i cassonetti non vengono lavati. E nell'area nord del territorio di Fiumicino tutti i giorni è allarme: i 5 mezzi per la pulizia dei cassoni sono in avaria ma invece di ripararli si spendono soldi per installare 18 nuove telecamere all'interno dell’isola ecologica di Pesce Luna. Ma che gestione è questa?”. A puntare il dito contro l’amministrazione comunale
è Mario Russo D'Auria, leader del Gruppo indipendente libero per Fiumicino, che della questione rifiuti ha fatto un punto programmatico del suo impegno sociale e politico.
“La situazione della raccolta dei rifiuti sul territorio è sotto gli occhi di tutti. A nulla è servito l'aumento del 40% sulla tassa né il cambio di società per il servizio. Siamo da capo a dodici: Fiumicino è una città sporca”, sottolinea. “E la colpa non è degli operatori ecologici che fanno ciò che possono con i mezzi a loro disposizione, bensì di chi gestisce dall'alto. E anche di controllo dell'Amministrazione sull'azienda che è subentrata e che dovrebbe – come da capitolato d'appalto – garantire un certo tipo di servizio. Anche in questo caso i cittadini non sono a conoscenza di nulla, ma subiscono sulla propria pelle i disservizi”.
E Russo D’Auria riferisce che i cassonetti che si rompono non possono essere sostituiti perché non ci sono in magazzino. E così in via Opacchiasella da un mese e mezzo ne manca uno, inghiottito nel momento della raccolta a causa di un cattivo funzionamento del meccanismo del camion. A tutt'oggi non è stato sostituito nonostante le segnalazioni di Gil e quelle della famiglia Sabellico, dove vive Cesarina, una disabile di 83 anni impossibilitata dunque a muoversi con facilità in cerca di un altro.
Sul problema interviene anche Luigi Satta, leader della lista Noi insieme. “Cassonetti guasti e rifiuti sparsi. Tutta colpa degli sporcaccioni?”, si chiede dubbioso. “Dopo un’attenta verifica sui luoghi l’arcano è stato scoperto. Altro che cittadini maleducati! La colpa è del cattivo stato dei cassonetti. Spesso malfunzionanti, azzoppati e con aperture a pedale e maniglia rotti. Il risultato? La gente va di corsa, trova l’ostacolo e lascia tutto per terra. Non certo una bella immagine, specialmente dopo che l'amministrazione l'anno scorso ne ha sostituiti diversi, rotti, con cassonetti nuovi e più moderni, anche affrontando costi interessanti”, spiega Satta.
“Cosa bisogna fare? L'assessorato competente intervenga per cercare le cause che stanno creando i disagi e li sostituisca. La stagione estiva è ormai arrivata. Il sole la fa da padrone. E ai turisti questa cartolina proprio non possiamo presentarla”, conclude l’esponente politico.
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