Fiumicino, clochard morto: forse ha bevuto l’antigelo
Fiumicino – Potrebbe essere stata l’ingestione dell’antigelo, il liquido utilizzato d’inverno per le auto, a causare la morte del clochard rinvenuto cadavere lunedì 3 marzo nel sottoscala dell’uscita d’emergenza del parcheggio multipiano dell’aeroporto di Fiumicino. L’uomo, che ancora non è stato identificato e che al momento del ritrovamento era in avanzato stato di decomposizione, potrebbe aver bevuto l’antigelo nel tentativo di combattere il freddo. Nelle ultime settimane sarebbero addirittura tre i senza dimora deceduti, forse, per aver ingerito questo prodotto chimico.
L’agghiacciante ipotesi è al vaglio degli investigatori che sono in attesa di conoscere l’esito degli esami tossicologici effettuati sul corpo e delle perizie della polizia scientifica. La ‘voce’ avrebbe preso a circolare con una certa insistenza a seguito di quanto dichiarato da alcuni barboni a dei giornalisti. Si tratterebbe, spiegano gli agenti della Polaria, di una ‘ipotesi giornalistica’ che ha tuttavia necessità di essere corroborato da riscontri scientifici. Nel luogo dove è stato ritrovato il cadavere gli uomini coordinati dal dottor Rosario Testaiuti e diretti dal dirigente della V Zona, dottor Antonio Del Greco, hanno ritrovato delle bottiglie colorate che sono state acquisite dalla scientifica per essere esaminate. Quanto ai possibili precedenti, lo scorso 20 gennaio un senzatetto rumeno di 47 anni che frequentava lo scalo di Fiumicino, dopo essere stato colto da un malore, era stato trasportato all’ospedale Grassi di Ostia morendo tre giorni dopo il ricovero. Negli stessi giorni un altro cittadino di 46 anni, ricoverato al San Camillo, era deceduto per aver bevuto una sostanza chimica. Forse proprio dell’antigelo. Sarebbe un ‘metodo’ purtroppo cui ricorrerebbero i clochard, quando non bevono alcool, per resistere al freddo. Nel caso della persona ritrovata ieri l’altro gli inquirenti sono tutt’ora in attesa dell’esito dell’autopsia che sarà eseguita all’istituto di medicina legale di Roma e degli esami tossicologici per stabilire con certezza le cause della morte.
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