Fiumicino – No a Fiumicino 2. Anche il Movimento 5 Stelle di Fiumicino esprime la propria contrarietà al raddoppio dell’aeroporto Leonardo da Vinci.


I grillini hanno incontrato lunedì scorso il Comitato FuoriPista. Nel corso dell’incontro hanno illustrato le linee portanti ed i punti strategici che il Movimento Cinque Stelle Fiumicino intende portare avanti.


In modo particolare la salvaguardia del territorio contro la continua e dissennata cementificazione. A FuoiPIsta hanno indicato il percorso che il Movimento intende realizzare per dialogare con la cittadinanza per recepire le istanze ed inserirle nel programma elettorale. Sono inoltre state sommariamente illustrate le metodologie di selezione dei futuri candidati per le elezioni comunali.

 

FuoriPista, a sua volta, ha spiegato l’impegno volto a evitare il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino esprimendo preoccupazione che nel Contratto di Programma che i ministeri interessati stanno esaminando, venga inserita una clausola che sin da ora ne preveda l’ampliamento.

 

Nel corso dell’incontro, sul tema ambientale e contro il raddoppio dell’aeroporto, sono stati rilevati significativi contatti che saranno ulteriormente approfonditi. Come sul tema della tutela della salute dei cittadini, ogni giorno viene messa in discussione dall’inquinamento acustico provocato dalle attività dell’aeroporto.

 

Il comitato ha poi manifestato “preoccupazione per la sistematica aggressione del territorio e per la volontà dell’amministrazione comunale di modificare i perimetri della Riserva del Litorale, eliminando i vincoli per permettere ulteriori speculazioni”.

 

 FuoriPista, nel ribadire con convinzione la necessità di avere rapporti costruttivi con le istituzioni (cosa che non sarebbe stata possibile con l’attuale presidente della Regione Lazio e con il sindaco del Comune di Fiumicino, salvo la farsa di un incontro con la Commissione Speciale Comunale), ritiene essenziale dialogare con tutte le forze politiche, movimenti ed associazioni per costruire insieme risposte positive contro il consumo sconsiderato del nostro territorio.

 

Il raddoppio comporterebbe infatti la cementificazione di ben 1200 ettari cui andrebbero sommati quelli che serviranno per la rete di connessione (strade, ferrovie), la distruzione di piccole e medie aziende ortofrutticole e l’esproprio di centinaia di famiglie.


In vista del rinnovo del consiglio comunale, il comitato auspica che ci sia un forte e profondo cambiamento della politica locale a salvaguardia dell’ambiente e della salute.