Fiumicino – Biogas, un nulla di fatto anche oggi. E’ infatti saltata la prevista riunione delle commissioni congiunte urbanistica ed ambiente per mancanza del numero legale, benché di consiglieri stamattina se ne siano visti tanti entrare ed uscire dal palazzo comunale.

 

 

“Erano presenti Severini, Scarabello, Paolini, Calicchio, Biselli, Caroccia, Califano, Gonnelli, Cutolo, Graux, Tomaino, Merlini, ma sembra proprio che sul biogas il comune di Fiumicino non voglia dire cosa pensa”, dichiarano al Comitato rifiuti zero Fiumicino, dopo aver sollecitato l’incontro per fare chiarezza sulla presunta realizzazione di un mega-impianto a Maccarese.

 

 

 

 “Ad eccezione di alcuni consiglieri che si esprimono, chi più esplicitamente chi più confusamente, contrari a questo tipo di impianti, a prescindere dalle loro dimensioni, la maggior parte di loro tace. Ignoranza, opportunismo politico considerata la sempre più vicina scadenza elettorale, necessità di capire cosa fa l’avversario politico prima di dire la propria, attesa di ordini di partito superiori?”, si chiedono al comitato.

 

 

Gli impianti a biogas e biomassa, se di potenza inferiore al mw (se non trattano rifiuti), seguono una via semplificata di cui è responsabile solo il dirigente tecnico del Comune, per quelli invece superiori al mw la responsabilità passa al consiglio comunale in quanto il percorso amministrativo è più complesso e prevede anche il coinvolgimento, fra gli altri, oltre che del comune,  anche della Provincia e della Regione competenti, e di eventuali altri enti, ad esempio in questo caso della Riserva del Litorale.

 

 

A Maccarese è già in funzione un impianto a biogas da 625 kw della Maccarese spa, un altro della stessa società, questa volta da 999 Kw, è autorizzato e in via di costruzione, un ulteriore progetto per un altro impianto a biomassa da 999 Kw da realizzarsi su viale di Porto è in fase istruttoria. Ed è di stamattina la notizia che esiste un altro progetto presentato per analogo impianto a biomassa, anche questo da 999 Kw, da realizzarsi sempre a Maccarese. Spuntano come i funghi, osservano a Rifiuti zero.

 

 

 

Ed ecco la “previsione”. Cosa succederà adesso? “Probabilmente”, ipotizzano i cittadini, “una cosa semplicissima: il megaimpianto a biogas da 24 mw dell’Ama verrà “stoppato” momentaneamente dal consiglio comunale e rinviato a dopo elezioni, ma gli altri, non sappiamo quanti, impianti al di sotto del mw che prevedono un iter semplificato, potrebbero vedere luce nel giro di pochissimo tempo: tanto su questi i politici non hanno competenza e quindi possono lavarsi le mani scaricando tutte le responsabilità sul dirigente tecnico di turno”. 

 

 

 

“Ma i politici che ci governano, il sindaco Mario Canapini per primo, hanno invece enormi responsabilità e vogliamo ricordargliene alcune:  sono responsabili della nostra salute, della salubrità dell’ambiente in cui viviamo, del modello di sviluppo che vogliono dare al paese, della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo, della tutela e salvaguardia ambientale e paesaggistica”, precisano a Rifiuti zero.

 

 

“Il biogas ricavato da biomassa vegetale (mais, sorgo, triticale, paglia…) o da Forsu (frazione organica rifiuti solidi urbani) a noi sembra principalmente un affare enorme per imprenditori che, sfruttando la crisi del mondo agricolo e l’emergenza rifiuti costruita a tavolino da amministratori incapaci, possono fare profitti facili a spese dei cittadini, spese non solo e non tanto in termini economici ma di salute, di compromissione dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo e del cibo che mangiamo”, spiegano.

 

 

 

“Noi diciamo no a tutto questo”, affermano con decisione. Per questa ragione oggi hanno protocollato e consegnato al comune una proposta di deliberazione con la cui approvazione chiediamo al consiglio comunale di:

 

 

Esprimere parere contrario alla realizzazione dell’impianto di cui al progetto Ama relativo a: “Ricollocazione su nuova area del potenziamento di impianto per la produzione di compost di qualità e valorizzazione energetica della frazione organica da raccolta differenziata della potenzialità di 95.000 t/a sito in Maccarese viale dell’Olmazzeto”;

 

 

Impegnarsi a promuovere un’indagine di monitoraggio della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo al fine di evitare il rilascio di autorizzazioni per impianti che possano in qualche misura peggiorare  la qualità dell’ambiente del territorio del comune. A tal proposito, vista la presenza su viale dei Tre Denari dell’impianto di compostaggio aerobico Ama che non pochi problemi, connessi alle emissioni odorigene dello stesso, provoca ai residenti della zona, si impegna ad investire l’ufficio competente a verificarne il regolare funzionamento ;

 

Impegnarsi inoltre ad elaborare e redigere un Piano di Sviluppo per la Crescita del Territorio al fine di razionalizzare e contingentare sulla base del monitoraggio di cui sopra e di quanto già espresso in premessa il rilascio di autorizzazioni per impianti a biogas, biomassa e trattamento rifiuti”.