Fiumicino - In attesa della prossima riunione con l’assessore all’ambiente Gino Percoco, il presidente della Commissione speciale rifiuti, Roberto Merlini, ed il dirigente responsabile del servizio di igiene urbana, Giamogante, il Comitato rifiuti zero Fiumicino  intendono fare pressioni presso l’amministrazione di Fiumicino sia sul fronte della raccolta porta a porta, del riciclo e del riuso, sia aprendo una nuova questione, ossia l’individuazione di alcuni interventi di riduzione della produzione di rifiuti che da subito il sindaco Mario Canapini, in prima persona, potrebbe mettere in campo per accelerare il percorso, ancora purtroppo non intrapreso, verso una corretta e legale gestione.

 

 

 

Come ampiamente pubblicizzato dal sindaco nel mese scorso, in questi giorni dovrebbe essere avviata la raccolta differenziata porta a porta a Parco Leonardo, ma fino ad oggi nulla è successo.

 

 

“In effetti noi avevamo dubbi che il progetto vedesse luce nei tempi dichiarati poiché nel corso della assemblea pubblica svoltasi il 13 luglio scorso presso i locali di Cinecitè il sindaco, con evidente imbarazzo, aveva tentato di illustrare le modalità realizzative del progetto cercando, di fronte alle domande poste da diversi cittadini residenti a Parco Leonardo, di “improvvisare” a braccio soluzioni per garantire il regolare svolgimento del nuovo servizio, per il quale il piano elaborato dalla soc. Ati appariva estremamente lacunoso e privo di fattibilità”, spiega Marcello Giuliacci di Rifiuti zero.

 

 

 

Adesso arriva la notizia che la Provincia è pronta a firmare una convenzione con Fiumicino con lo slogan “Fiumicino non conferirà più in discarica”. “Uno slogan, appunto, in quanto il nostro Comune per accedere ai finanziamenti deve presentare un progetto (e sottolineiamo progetto) serio e da condividere con la Provincia, ed oggi questo non c’è”, sottolinea Giuliacci.

 

 

 

“Ci chiediamo cosa abbiano fatto in questi mesi in comune visto che questa possibilità era già ipotizzabile e che c’era il tempo necessario per farsi trovare pronti nel momento in cui la disponibilità di fondi avrebbe permesso di passare alla fase realizzativa. Ci chiediamo”, proseguono, “perché il comune non ha fatto nulla in questo senso, comune che differenzia mediante raccolta multi-materiale stradale meno di 1.000 Tonn/anno sulle oltre 56.000 Tonn/anno e che si avvia a pagare una maggior tariffa per il conferimento in discarica dal 2013 a fronte del mancato raggiungimento del 65% di differenziata entro il 2012”.

 

 

“Ci chiediamo chi si sia clamorosamente dimenticato di risolvere il problema delle isole ecologiche che nel passato ricevevano almeno 5.000 Tonn/anno di rifiuti, di cui una parte riciclabile, e che oggi in gran parte ci ritroviamo nelle molte micro discariche abusive sparse sul territorio, frutto anche dell’inciviltà di alcuni”, continuano al comitato.

 

 

“In un contesto civile e democratico chi ha clamorosamente ignorato tutto questo ne pagherebbe le conseguenze. Come Comitato procederemo a presentare all’amministrazione alcune soluzioni sul fronte della riduzione a monte dei rifiuti perché il miglior rifiuto è proprio quello che non si produce e nella convinzione che da subito il sindaco, avvalendosi dei poteri conferitigli dalla legge quale ufficiale di governo, potrebbe dare segnali importanti e significativi per il reale cambiamento di questo ciclo dei rifiuti”.

 

 

 

Nel frattempo, Rifiuti zero ha già formalizzato, nei termini previsti dai regolamenti, una richiesta di accesso al progetto relativo all’impianto di digestione anaerobica che si vorrebbe costruire a Maccarese in piena riserva naturale del litorale. “Si stanno registrando dei ritardi nel ricevimento di questo materiale, alla faccia della trasparenza e del coinvolgimento dei cittadini”, precisano.

 

 

 

In questi giorni il comitato è a fianco dei cittadini della Valle Galeria che a causa di amministrazioni incapaci e del tutto disinteressate della salute e della tutela dell’ambiente, come purtroppo anche quelle, presente e passate, di Fiumicino, rischiano di vedere nascere a fianco all’immensa discarica di Malagrotta quella altrettanto grande di Monti dell’Ortaccio.

 

 

 

“Discarica che,  per ironia della sorte, si trova a quattro passi da Parco Leonardo/Pleiadi, proprio dove Fiumicino vorrebbe iniziare il suo percorso virtuoso. Lottare insieme ai cittadini della Valle Galeria contro la discarica di Monti dell’Ortaccio significa lottare anche per un ciclo naturale dei rifiuti, da contrapporsi al famigerato ciclo integrato a base di discariche ed inceneritori per incamminarsi così verso l’obiettivo rifiuti zero.