Fiumicino, trasporto aereo ‘Nessuna luce in fondo al tunnel’
Fiumicino - "La campagna elettorale è ormai alle spalle: fiumi di parole sono stati spesi strumentalmente per il comparto aereo di Fiumicino ma la situazione drammatica in cui versa lo scalo non è cambiata. Anzi, il peggioramento è assicurato". Lo dichiara il leader del Movimento Progetto Tricolore, Cristian Terrevoli.
“E' un momento difficilissimo per i dipendenti della Ground Care Spa e soprattutto per l'azienda stessa che è in regime di concordato preventivo”, spiega Terrevoli. “L'azienda si sta dirigendo in una deriva che lascia pensare al peggio e la cosa che inquieta di più è che il sistema sta ignorando lo stato di gravità ma soprattutto i pericoli ai quali stanno andando incontro centinaia di lavoratori”.
Da circa sei mesi i dipendenti non percepiscono la cassa integrazione e a questo si devono aggiungere tutti gli aspetti legati al concordato preventivo che prevede il congelamento dei pagamenti ai creditori ivi compreso il tfr, gli arretrati degli assegni familiari e altro ancora che sarà deciso dal giudice incaricato. Tutto questo a distanza di pochi mesi dall'acquisizione della ex Flight Care spa dal gruppo Globe Ground oggi Ground Care spa. Poi ci sono i dipendenti di Nas e di altre realtà, in sofferenza da molti mesi.
“Il sistema aeroportuale di Fiumicino si sta muovendo in una direzione pericolosa che rischia di creare alcuni precedenti che porterebbero ad effetti devastanti sui contratti di lavoro nell'intero bacino aeroportuale di Fiumicino”, continua il leader di Progetto Tricolore. “Si stanno verificando cose stranissime che vanno da procedure di mobilità alla non applicazione della clausola sociale con la totale indifferenza di chi è tenuto a controllare. Ora che la campagna elettorale è terminata queste mie affermazioni devono far solo riflettere e non innescare l'ilarità di questa o quella fazione politica. L'emergenza sociale e il pericolo dei nostri posti di lavoro non hanno colore politico e per questo mi appello al senso di responsabilità delle istituzioni e di chi è tenuto a rappresentarle”. La gente è preoccupata e lo sono i padri di famiglia che nel salario hanno l'unica ragione di sostentamento, ivi compreso il sottoscritto. Occorre intervenire non con i tavoli né con le chiacchiere ma con la concretezza di chi vuol una volta per tutte affrontare il serio problema occupazionale dell'aeroporto di Fiumicino. Il sottoscritto è disponibile a qualsiasi confronto ma soprattutto a qualsiasi suggerimento che possa aiutare a trovare soluzioni immediate ad una situazione ormai al collasso”, conclude Terrevoli.
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