Fiumicino – A proposito di demanio marittimo sulle aree delle diverse località del comune di Fiumicino Nicola De Matteo della Lista civica Perna ha effettuato una analisi che di seguito pubblichiamo. Questo il testo:


“Una recente sentenza del Consiglio di Stato, sez VI°, n° 507 del 28 gennaio 2013, ha stabilito che a nulla vale invocare la buona fede “nell’acquisto”, né l’ultratrentennale detenzione del bene stesso, per diventare proprietari di una casa costruita sul Demanio Marittimo. Per le case costruite sul Demanio Marittimo nel Comune di Fiumicino, sulle quali L’Ente vanta la proprietà dell’area, sarebbe sufficiente che i soggetti interessati esibiscano l’atto di provenienza del terreno, che risulti acquistato con rogito notarile.


Se invece quelle case fossero state costruite abusivamente o “acquistate”, in buona fede, su area demaniale marittima si potrebbe ricorrere alla sdemanializzazione del singolo compendio demaniale, se questo però fa parte del demanio “disponibile”e venga approvata una apposita legge nazionale , che stabilisca la possibilità di vendere a trattativa privata il compendio demaniale in maniera onerosa direttamente al Comune di Fiumicino, con il contributo finanziario degli “occupanti”, per poi regolare tutte le pendenze, concedere loro il condono edilizio, e stabilire definitivamente la piena proprietà della case e del suolo. (vedi legge speciale n° 81/1973 della legge “Murmura”,fin’ora valida e applicata solo per il compendio demaniale “il Pennello” nel comune di Vibo Valentia, RC, 15 ha di area demaniale marittima, con 320 fabbricati).


Quindi la Regione Lazio, può “rispolverare”la proposta di legge Sartori – Lanciotti e Mensurati: “Autorizzazione a cedere in proprietà al Comune di Fiumicino i compendi demaniali denominati “Villaggio dei Pescatori”di Fregene e Passoscuro (1979”), suggerita proprio dalla Pro – Loco di Passoscuro fin dal 1979 e reiterata nel giugno 1993 ed infine discussa dalla VI° Commissione Finanze della Camera dei Deputati nella seduta di giovedì 8 luglio 1993, che la “sospese”, ovvero la bocciò. Anche successivamente, il 10 febbraio 1998, in occasione della sdemanializzazione del lungomare della Salute a Fiumicino, proposta dal Sindaco Bozzetto, l’art. 39 che reiterava la richiesta per circa 500 casi, dalla zona del vecchio faro, e via della Pesca a Fiumicino, villaggio Mammolo e villaggio dei Pescatori a Fregene, la Cesolin a Maccarese Lido e Passoscuro tutta fu di nuovo bocciata, perché trattasi di demanio“indisponibile”. Ora spuntano fuori altri 500 casi dubbi a Focene e siamo a 1.000 in tutto il Comune di Fiumicino. Troppi per essere salvati tutti. Troppi per essere demoliti tutti”.