Fiumicino, bloccato il “guardone dello scalo” Filmava le donne sotto le gonne
Fiumicino - Fermato il “guardone del Leonardo da Vinci”. L’uomo, D.G., 27 anni, dipendente di una società di alimentazione che opera allo scalo di Fiumicino, spiava e filmava con l’Iphone infilato sotto le gonne le parti intime di turiste, impiegate e passeggere. Ma avrebbe anche compiuto, in alcuni casi, atti osceni nei confronti delle sue vittime. Nell’hard-disk in suo possesso è stato ritrovato un “archivio” con circa 80 immagini ed una serie di video autoprodotti che riprendono donne ignare violate nella propria intimità. Donne riprese nelle toilette, sui tapis roulant e sulle scale mobili, sedute sulle sedie e ai tavolini o sul posto di lavoro.
A mettere fine alla “carriera” del maniaco gli agenti della Polaria agli ordini dei dirigenti Antonio Del Greco e Rosario Testaiuti. Gli investigatori erano sulle sue tracce da mesi, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni. Decisiva, infine, la descrizione, seppure sommaria, dell’ultima vittima che si era accorta di essere filmata sotto la gonna mentre si trovava sul tapis roulant. La giovane, impiegata in aeroporto, aveva reagito sferrando un calcio al 27enne, che era caduto ma poi era scappato velocemente, confondendosi con i passeggeri. Agli inquirenti aveva descritto l’individuo, il suo abbigliamento. Elementi utili che, sommati ai risultati acquisiti attraverso i filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza, avevano potuto permettere di notare che la persona in questione nascondeva sotto la giacca il tesserino di riconoscimento proprio dei dipendenti aeroportuali. Ciò aveva consentito di restringere il campo dei sospettati.
Numerose le denunce che si erano susseguite nei mesi. Tra questa, quella di una ragazza finlandese, impiegata presso una catena internazionale di hotel. La giovane, che era stata abbordata ancora una volta sul tapis roulant che collega l'aerostazione all'albergo, era scappata, scioccata, dopo che il voyeur si era abbassato i pantaloni “esibendosi” mentre si masturbava. In un’altra occasione il giovane, che indossava un impermeabile, l’aveva sbottonato all’improvviso mostrando le parti intime. Poi c’era stato il caso di una passeggera italiana che nei riservati alle signore si era accorta di essere spiata da un individuo con un telefonino.
Infine la svolta decisiva grazie all’ultima denuncia. Il 27enne è stato “pizzicato” lo stesso giorno dell’ultima bravata: gli agenti hanno trovato un’altra serie di immagini. Sono, come si diceva, almeno 80 le vittime. Nel corso della perquisizione domiciliare, trovate 80 riprese e video. Al momento del fermo, il guardone è scoppiato a piangere. Ha anzi ringraziato gli agenti per aver messo fine a quella che ha definito l'escalation della sua perversione sessuale.
Denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per violenze e molestie sessuali reiterate rischia una pena fino a sei anni di carcere. Nel frattempo, gli è stato ritirato il tesserino aeroportuale. Le indagini proseguono per verificare se, all'insaputa delle vittime, le immagini ritrovate siano state diffuse sul web.
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