Fiumicino – Protezione civile in azione negli ultimi giorni per la messa in sicurezza di 25 alberi pericolanti, alcuni dei quali abbattuti dalle forti raffiche di vento che hanno investito le località del comune di Fiumicino. Anche ieri i volontari sono intervenuti per il crollo di una grossa quercia in via dell’Arrone che ha quasi ucciso un automobilista di passaggio. Per quanto ha riguardato il problema della rimozione del legname e dei grossi tronchi accantonati ai lati delle strade, la questione è stata risolta grazie ad una azienda locale il cui proprietario, membro della protezione civile, ha provveduto a sue spese, con propri mezzi e uomini, occupandosi anche dello smaltimento a costo zero per l’amministrazione comunale.


Alfredo Diorio, delegato alla protezione civile del comune di Fiumicino, dietro mandato del sindaco, ha effettuato una mappatura, anche fotografica, di moltissime alberature e rami pericolanti che devono essere rimossi su tutto il territorio comunale con i tecnici della protezione civile. “Considerato che la rimozione di queste alberature sarebbe costata alla vecchia amministrazione, che avrebbe utilizzato delle ditte private, circa 1.200 euro ad albero oltre ai costi per lo smaltimento del fogliame, oggi si sarebbero spesi 30.000 euro”, sottolinea Alfredo Diorio. “Questo ufficio della protezione civile, con la preziosa collaborazione del corpo della polizia locale diretta dal dottor Giuseppe Galli  e dei volontari dell’Associazione Nuovo Domani presieduta da Antonio Moschella, ha potuto effettuare questo servizio a costo zero. Nei prossimi giorni”, conclude il delegato alla protezione civile, “la Protezione civile interverrà per la messa in sicurezza delle alberature pericolanti più urgenti in via della Scafa, via dell’Arrone, via San Carlo a Palidoro e successivamente in tutte le strade esposte a questi pericoli. Queste attività rientrano nello spirito della trasparenza e del risparmio voluto dal sindaco Esterino Montino con l’interazione di forze e cittadini che credono nel proprio Comune e che  possono garantire la loro partecipazione”.