Fiumicino, Cini: “Ancora barriere architettoniche ai moli”
Fiumicino – Al porto canale di Fiumicino sono ancora presenti delle barriere architettoniche per l’accesso alle banchine da parte dei disabili. A denunciare la situazione, nelle scorse settimane, Roberto Cini, presidente del circolo Pd Aldo Moro. L’esponente politico aveva segnalato a Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità portuale, che i lavori in corso non tenevano in alcun conto delle esigenze dei portatori di handicap o anche delle mamme con un passeggino o di quanti, anche solo temporaneamente, si fossero trovati in una situazione di mobilità limitata.
Ad un mese dalla richiesta di Cini, le modifiche annunciate per l’abbattimento delle barriere (di cui si era fatto portavoce, peraltro in maniera arruffata ed incomprensibile il PdL, nota l’esponente del centrosinistra), non sarebbero però sufficienti per dare pari dignità alle esigenze dei disabili.
In quanto poi al riferimento di presunti incontri disertati dal Pd, Cini precisa: “E’ pura fantasia. E se il PdL li ha effettuati questo non fa altro che aggravare e sottolineare la scarsa sensibilità del centrodestra nei confronti dei diritti delle persone diversamente abili”. Del resto, parlano i “fatti”. E per fatti si intendono le tre scalinate per i cosiddetti normodotati e neanche uno scivolo intermedio che eviterebbe un lungo tragitto per raggiungere l’accesso dal Ponte 2 Giugno. Una volta poi salito, dal ponte il disabile, dopo aver percorso 500 metri, sarebbe costretto a fare dietrofront perché l’uscita per la passerella è interdetta da un grande scalino.
“Soltanto ora, e ripetiamo dopo la nostra richiesta, ci viene detto, sempre in maniera ufficiosa da esponenti del PdL, che verrà realizzato uno scivolo di fronte la chiesa su via Torre Clementina ma fino ad oggi sono state realizzate solo otto scalinate e i lavori hanno già raggiunto il vecchio comune. Un ripensamento tardivo ma comunque positivo”, aggiunge il presidente del circolo. Anche se esprime perplessità in merito al silenzio degli esponenti del PdL riguardo all’accesso sul molo nord dalla passerella verso mare, interdetto da due anni da una recinzione.
Un altro “ostacolo” è poi rappresentato dalla scalinata in fondo al molo nord, che impedisce l’accesso all’ultimo tratto alle sedie a rotelle ed alle carrozzine. “Se per tutto questo il PdL ritiene di dover ringraziare l’Autorità portuale a noi, e soprattutto a chi deve affrontare ogni giorno i problemi legati alle superamento delle barriere architettoniche, non sta bene. Comunque”, conclude, “non ci interessa fare sterili polemiche o strumentalizzazioni sulla pelle di chi ha difficoltà e, per risolvere il problema, siamo disponibili in qualsiasi momento ad incontrarci e confrontarci con tutti, e presenziare, se invitati, a riunioni propedeutiche e risolutive dove riteniamo opportuno vengano invitati anche rappresentanti delle associazioni del settore presenti sul territorio, tra cui Leg.Arco di Alessandra Colonna”.
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