Fiumicino – “Sabato 14 luglio è iniziata I Love Comico, la manifestazione inserita nell’Estate di Fiumicino che si svolge fino al prossimo 4 agosto a Villa Guglielmi”, dichiara Roberto Cini, presidente circolo Pd Aldo Moro. “Avrà sicuramente grande successo e partecipazione di pubblico, catalizzando l’attenzione ma, fatta questa giusta e positiva premessa, la domanda nasce spontanea: cosa ne pensano i titolari degli stabilimenti balneari, gli esercizi commerciali, i ristoratori e i titolari dei locali pubblici di Fiumicino?”, si domanda Cini.

 

“Non si tratta di criticare o di fare sempre il bastian contrario. Né di sollevare una polemica, peraltro sicuramente poco popolare, ma di inserire l’avvenimento nella crisi economica in atto considerando le aspettative di imprenditori che puntano molto sul periodo estivo non tanto per accumulare lauti guadagni quanto nella speranza di tenere in piedi le loro attività senza essere costretti a ridurre il personale. Perché”, si chiede Cini, “spendere grandi risorse economiche, in ogni caso pubbliche, per concentrare gli sforzi in una unica manifestazione? E’ vero che estenderla al di fuori del tessuto economico della città sicuramente raggiunge lo scopo di una  grossa risonanza mediatica consentendo inoltre ai cittadini di poter  apprezzare le esibizioni di artisti di alto livello ma, allo stesso tempo, come detto, taglia fuori gran parte degli operatori di Fiumicino per un lungo periodo estivo”.

 

“Non è una critica fine a se stessa, ma una riflessione sulla possibilità di spalmare queste ingenti risorse pubbliche lungo il litorale, dando così la possibilità a tutti di poterne beneficiare”, prosegue l’esponente politico. “Sarebbe interessante sentire anche il parere delle varie associazioni di categoria per sapere come la pensano e scoprire se nella scelta della programmazione della stagione turistica siano stati coinvolti ed interpellati”, sottolinea.

 

“Per non sottrarsi a questi interrogativi anche i dirigenti del Pd nell’organizzare la Festa de l’Unità al Parco Bezzi hanno cercato di creare meno disagi possibili,  diversificando al massimo il menu del ristorante con l’offerta in particolare di carne e verdure grigliate, dando in gestione il bar ad un esercente locale e, soprattutto, approvvigionandosi  per carni, verdure, vini, pane e derrate varie esclusivamente da fornitori locali,  utilizzando lo stesso metro per gli spettacoli e per il service”, spiega Cini.

 

“Sono considerazioni che a qualcuno potrebbero risultare banali ma, soprattutto per chi amministra o aspira ad amministrare la cosa pubblica, devono essere fatte anche a rischio di pagare lo scotto dell’impopolarità nei confronti dei cittadini, che giustamente gradiscono lo svago e gli spettacoli, specialmente se gratuiti. Considerazioni tuttavia dovute nei confronti di quegli imprenditori e quei commercianti che versano oggi in grave difficoltà”, conclude.